Arezzo è tornata la città più renziana d’Italia: con Renzi non proprio all’83 per cento come nel 2013, ma poco meno. E il giglio magico, dopo tante traversie, ha rifatto festa, tutti insieme in Piazza Sant’Agostino dove nessuno li aveva più visti da quando hanno preso la batosta contro Ghinelli in Comune.
Una festa in casa.
Per l’80 per cento di quattromila elettori, meno della metà di quattro anni fa, addirittura mille in meno del record negativo delle primarie vinte da Matteo Bracciali per il candidato a sindaco.
Volendo il giglio magico avrebbe potuto invitare alla festa quasi tutti i pochi che sono andati a votare, visto che a votare ci sono andati solo i renziani.
Ora però basta con le divisioni.
Bisogna – ha detto il giglio magico – prepararsi per le prossime elezioni.
Con l’unità che porterà il centrosinistra a governare questo paese.
Una percentuale carica di responsabilità che porteremo in Regione e in Italia”.
Bei propositi, non c’è che dire.
Anche perché le responsabilità di riportare a governare il centrosinistra, i renziani aretini dovrebbero farla sentire soprattutto ad Arezzo e in tutti i comuni aretini che hanno perso contro il centrodestra.
Vincono tra loro con l’80 per cento, fanno festa in casa, come la fecero con le primarie per il candidato a sindaco. E poi, sicuri di vincere da soli anche a Palazzo Cavallo, riescono nell’impresa di far compattare il centrodestra e di far parlare tutta Italia di una impresa che sembrava impossibile.
Nel frattempo hanno perso Bibbiena, Montevarchi, Sansepolcro, Anghiari, Monterchi.
Ma ora riuniranno il centrosinistra: per fortuna in provincia di Arezzo a giugno si voterà solo in due comuni.
Di più non possono perdere.
Scommetto una cena da “Alighiero” ad Anghiari…che lo prendono il sabato vigilia delle elezioni…!!