Arezzo, la città dell’altro Natale

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Siamo alle solite: mentre l’Amministrazione accende lucine sbrilluccicanti sul Natale, tra villaggi tirolesi e baite del rocchio, tirando a lucido una ristretta zona della città, appena qualche metro fuori dal “turisistrodono”, il degrado e la trascuratezza della manutenzione imperano.

Siamo dalle parti in via Garbasso, zona Tribunale, e come si può vedere dalle foto, una ciclabile giace incompiuta, tra  un cantiere eterno, depositi di pietrame e sbarramenti di transenne.
Un cantiere che peraltro non ha indicazioni di inzio e fine dei lavori, e a giudicare da come si presenta, pare l’ennesimo “aspettando Godot”.

Una perla che si incastona a meraviglia nel diadema dei lavori iniziati un giorno e che finiranno nel giorno del “San Maipiù”.

Ma che si ne frega, ora l’importante è spremere i turisti con ruote, giochini e patatine fritte, avanti così, il cittadino è sempre l’ultimo, quando il turista arriva e comanda.

1 commento

  1. Puntata speciale di “Chi l’ha visto” sulla montagna di soldi (forse) che porta la Città del Natale (o Pitale).
    Visto il quadro desolante di incuria e degrado tutto il resto dell’anno in periferia, dove e a chi vanno tutti questi quattrini a parte la crema della crema del centro che tra l’altro non ne avrebbe bisogno?
    Per periferia si intende due metri a lato e sotto il salottino buono, ad esempio l’anfiteatro che pare al livello di una cava di quarata.

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