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L’assessore aretina di Fratelli d’Italia presenta la sua candidatura alle regionali a sostegno di Alessandro Tomasi

Dai banchi del consiglio comunale di Arezzo alla sfida regionale: valori e tradizione al cuore della sua visione politica

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Cultura, valori e famiglia al centro di una Toscana che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici. È questa la visione di Giovanna Carlettini, assessore del Comune di Arezzo e candidata nella lista di Fratelli d’Italia alle prossime elezioni regionali a sostegno di Alessandro Tomasi presidente.

Con alle spalle dieci anni di esperienza amministrativa, prima come consigliere e poi come assessore, Carlettini rivendica un percorso politico sempre improntato alla coerenza: «Il mio impegno sarà di portare in Regione i valori identitari di Fratelli d’Italia, dando seguito al lavoro svolto in Comune. Difesa della famiglia, valorizzazione delle competenze, sostegno alle imprese e attenzione al lavoro dovranno inserirsi in una visione che unisce sviluppo sostenibile e responsabilità sociale».

Lo slogan scelto per la campagna, “Sempre dalla stessa parte”, richiama la coerenza di un percorso iniziato in consiglio comunale dal 2015 al 2020, quando – spesso come unica voce del partito – Carlettini ha presentato atti e proposte in campo sociale, culturale e lavorativo. Tra i principali interventi: la richiesta di presepi nelle scuole e nel palazzo comunale, le ferie solidali per l’assistenza ai familiari, misure contro l’accattonaggio molesto, l’istituzione del garante per le persone con disabilità, il progetto di un cimitero per animali d’affezione e iniziative a sostegno del settore orafo.

Un’attenzione costante è stata rivolta alla famiglia tradizionale, con azioni come il ripristino delle diciture “Padre” e “Madre” nei moduli scolastici. Sul fronte della memoria storica e civile, Carlettini ha promosso il monumento ai Martiri delle Foibe, l’intitolazione di vie ai caduti delle forze dell’ordine e la dedica di una strada a Emanuela Loi, prima donna della Polizia di Stato uccisa in servizio nella strage di via D’Amelio del 1992.

«Questi atti testimoniano un impegno concreto – sottolinea Carlettini – che intendo ora mettere al servizio della Toscana, per una regione capace di coniugare tradizione e innovazione».

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