25.5 C
Comune di Arezzo
venerdì, Luglio 11, 2025
HomeProvocazioniStoria alla rinfusa: Tajani inciampa sulla bandiera Ue, ma il vero ‘gaffeur’...

Storia alla rinfusa: Tajani inciampa sulla bandiera Ue, ma il vero ‘gaffeur’ è il suo maestro Agnelli

Dal plebiscito del 1860 al referendum del ’46, passando per l’Unione Europea: quando la politica riscrive la storia con troppa fantasia

-

Non è (solo) colpa di Tajani se confonde i simboli europei: i suoi riferimenti storici sono quantomeno… creativi. Il vicepremier è finito sotto i riflettori per una clamorosa gaffe sulla Bandiera dell’Unione Europea, dimostrando una certa disinvoltura nella gestione della memoria storica. Ma il problema sembra affondare le radici in tempi non sospetti.

Nel maggio 2017, l’allora Presidente del Parlamento Europeo Tajani si recava in visita ufficiale a Castiglion Fiorentino. Nella foto ufficiale, eccolo intento a leggere una lapide su Palazzo San Michele, affiancato dal sindaco Mario Agnelli. Il primo cittadino, evidentemente più incline al marketing politico che alla storiografia, presentava il cippo come memoria del referendum istituzionale del 1946 – quello tra Monarchia e Repubblica. Con tono trionfale ricordava che a Castiglioni aveva vinto la Monarchia. Peccato che quella lapide non parli affatto di quel momento storico, ma del plebiscito del 1860, con cui il Granducato di Toscana si unì al Regno di Sardegna.

Un dettaglio da poco? Non proprio. Perché confondere due eventi separati da 86 anni è come scambiare Garibaldi per Pertini. E se il maestro predica confusione, l’allievo non potrà che raccoglierne gli effetti.

Il tutto lascia una domanda: è davvero così difficile distinguere la storia dai post di Facebook? O forse, per certa classe politica, il revisionismo è solo un’altra forma di storytelling? Con simili “pr”, altro che Europa unita… qui rischiamo una secessione dalla realtà.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Gianni Bufaloni
Gianni Bufaloni
Gianni Bufaloni (nato il 1° aprile di un anno imprecisato, perché gli piace mantenere un alone di mistero) è un giornalista, scrittore e debunker di professione, noto per il suo acume nel smontare bufale e teorie del complotto con una buona dose di ironia. Cresciuto tra vecchie macchine da scrivere, giornali ingialliti e discussioni animate al bar, sviluppa fin da giovane un'insana passione per la verità… e per il caffè corretto. Dopo una laurea mai del tutto confermata in Giornalismo Investigativo presso l'Università della Vita e un master in Sarcasmo Applicato, si dedica alla sua missione: scovare fandonie, ridicolizzare fake news e dare il tormento ai complottisti più fantasiosi. Ha collaborato con testate inesistenti come Il Giornale delle Bufale, La Verità (Quella Vera) e Fact-Checker’s Monthly, oltre a essere autore del bestseller immaginario "La Terra è rotonda e altre scomode verità". Attualmente vive tra la redazione e i social, dove smonta quotidianamente le teorie più assurde con il suo motto: "Una bufala al giorno toglie il neurone di torno". Se lo cercate, probabilmente sta battibeccando con qualche utente convinto che gli Illuminati controllino il meteo.
- Advertisment -
clickandfly dervizi foto video con drone o senza per agriturismi cantine

Dello stesso autore

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal