Che il ponte di Messina fosse già stato costruito dai Romani è da voto 8!
Secondo alcune fonti, nell’opera Geografia di Strabone si parlerebbe di una costruzione temporanea fatta con botti vuote e assi di legno, utilizzata dal console Licio Metello per trasferire nella penisola circa cento elefanti catturati ai Cartaginesi durante la prima guerra punica (264-241 a.C.), dopo la conquista di Palermo.
Questa versione è riportata da alcune fonti moderne, anche se, in realtà, nessun brano noto dell’opera dello storico greco riporta esplicitamente tale episodio. Tuttavia, a giustificazione di questa ipotesi, posso raccontare un aneddoto personale legato proprio a un compito di greco.
Al liceo classico “Francesco Petrarca” usava consegnare i testi da tradurre in copie ciclostilate. In una di queste, un minuscolo accento mancante mi fece confondere una battaglia campale con una battaglia navale. Armato del mitico Rocci (il vocabolario da 5 kg), trasformai l’arrivo della cavalleria in una spettacolare apparizione di triremi veloci.
Qualche giorno dopo, il professor Baicchi – geniale, sapeva leggere il greco anche tenendo il testo al contrario – ci restituì i compiti. Con mia sorpresa, si complimentò con me per lo “sforzo sovrumano di ricerca filologica”: avevo persino allegato la pagina del vocabolario da cui avevo tratto la mia (sbagliata, ma creativa) traduzione. Mi diede 8, un voto che non dava praticamente mai, visto che i suoi voti andavano da 0 a 7.
Quindi, se qualcuno ha tradotto male Strabone… forse un 8 se lo merita davvero!