I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (N.I.L.) di Arezzo, in collaborazione con il Comando Provinciale e su direttiva dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro, hanno effettuato una serie di controlli in aziende specializzate nella lavorazione e pulimentatura di metalli preziosi.
Le ispezioni hanno interessato due attività operanti nel settore, portando alla luce numerose presunte violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. Tra le irregolarità riscontrate figurano l’assenza di adeguati sistemi antincendio, l’utilizzo di macchinari con dispositivi di sicurezza manomessi, l’uso non autorizzato di sistemi di videosorveglianza e la mancata predisposizione di presidi medici per il primo soccorso. Inoltre, è emersa la carenza di formazione e informazione dei lavoratori sui rischi professionali, così come l’assenza di un preposto alla sicurezza. Per queste violazioni, i titolari delle due aziende sono stati segnalati in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Arezzo.
A seguito dei controlli, sono state sequestrate le linee di lavorazione dei metalli e i relativi sistemi di aspirazione, in quanto utilizzati senza autorizzazione per l’immissione di emissioni in atmosfera. Complessivamente, sono stati verificati i contratti di 19 lavoratori stranieri e un’azienda è stata sospesa per gravi carenze in materia di salute e sicurezza.
Le sanzioni applicate ammontano a oltre 12.000 euro in ammende e 3.000 euro in multe amministrative. L’operazione rientra nel piano nazionale di contrasto alle irregolarità nel settore del lavoro e della sicurezza, con l’obiettivo di garantire condizioni adeguate per i lavoratori e il rispetto delle normative vigenti.