Mentre i consiglieri comunali si affannano a segnalare strade ridotte a discariche, richieste di videosorveglianza per la sicurezza e interrogazioni sui problemi del decoro urbano, l’assessore al turismo ha già pronta la risposta: il fascino vintage delle biciclette d’epoca e il glamour dei Dandydays!
Da un lato, bottiglie di plastica, sacchi di rifiuti lanciati dai finestrini e un’illuminazione stradale che in certe zone lascia spazio a scenari quasi gotici; dall’altro, l’atmosfera retrò delle due ruote storiche che sfilano in tutto il loro splendore.
Il consigliere Menchetti chiede sanzioni per chi sporca, il consigliere Delfini vuole più telecamere per garantire sicurezza nelle frazioni, ma l’amministrazione sembra preferire un viaggio nel tempo con la “Bici Antiquaria” e un giorno in più di Fiera Antiquaria. Perché affrontare il presente, quando si può celebrare il passato?
Insomma, tra una segnalazione di degrado e una richiesta di intervento, Arezzo si prepara ad accogliere i turisti con un mix unico: un’esperienza immersiva tra tradizione e rifiuti, tra sicurezza e biciclette d’epoca. Che sia questa la formula segreta del turismo sostenibile?
Poro Prato, le casette, le macchine d’epoca, le biciclette pure!
Sono i preliminari in vista della botta finale, il colpo di grazia del mengo.
Tra alberi segati, parchi monumentali arati ed eventi super invasivi con traffico record questi poi hanno il coraggio di cianciare di città green.
Ma te levi ………
Non sono in accordo assolutamente. In primis gli alberi tafgliati. Essi hanno un ciclo di vita che varia da specie a specie le alberature di Arezzo risalgono agli anni 30 è ora che venga predisposto un piano di SOSTITUZIONE delle alberature altrimenti ad ogni alleta per vento siamo a piangere quando un alberaccio marcio cade.
Secondo il Prato; ritengo che sia uno spazio da sfruttare sia per la boiata della città del Natale che per la Fiera antiquaria, che per altri eventi, auto d’epoca vespe o biciclette che siano inclusi concerti o spettacoli, Ovviamente vanno ripristinati compleamente i luoghi a fine manifestazione a carico dell’organizzatore.
Quello che manca e che le menti piccole non vedono sono le manutenzioni ordinarie e straordinariue alle strade, ai marciapiedi, alle piazze, ovvero quello che una volta si chiamava decoro urbano, però dicono che queste opere non portino voti. Vero! Ma ricordatevi che le erbacce li fanno perdere…