Non è semplice commentare la gara odierna ed è ancora più difficile scegliere da dove iniziare. Iniziamo da ciò che, secondo il nostro parere, fotografa tutta la partita e cioè la Curva Sud lasciata vuota dai supporters amaranto. Già prima del termine del primo tempo il gruppo ultras aveva smesso di incitare i giocatori ed iniziato la contestazione, cosa che non si verificava da anni. Sempre infatti la squadra era stata incitata sino al triplice fischio, poi si poteva anche passare alla contestazione. Ma oggi non è andata più così. Il pubblico ha deciso di fare sentire il proprio disappunto sin da subito, senza attendere il termine della gara. Sono ormai troppe le gare interne nelle quali gli amaranto forniscono prove non edificanti. Basti pensare che le ultime tre partite hanno fruttato un solo punto e, per una squadra che ambisce a posizioni di alta classifica, è veramente troppo poco. Tanta era la rabbia oggi che si è arrivati ad abbandonare la Sud, cosa che, a memoria, non ricordiamo in passato.
La partita in sé non ha storia. Il Pontedera passa in vantaggio dopo solo 2’. Il goal arriva grazie ad un’azione nata dal primo angolo a favore degli ospiti. Santoro, di testa, libera, ma la palla è preda degli avversari, anche perché tutti gli 11 amaranto erano posizionati nell’area piccola davanti a Trombini. Moretti ha facile gioco a tirare e superare il portiere dell’Arezzo. La reazione dei padroni di casa produce solo gran confusione e poco più. Nessuna vera occasione sino al 33’, quando Pattarello si esibisce in una splendida rovesciata che Tantalocchi devia in angolo. Fine, null’altro da segnalare. Come ormai siamo abituati, quando le cose non girano benissimo, ecco che la ripresa si apre con Troise che effettua i fatidici tre cambi. Dentro Renzi, Capello e Righetti per Settembrini, Mawuli e Gilli. La storia però non cambia ed, anzi, sono gli ospiti che, quando vengono avanti, hanno facile gioco e riescono a segnare la seconda rete con Cerretti al 21’ e la terza grazie ad un improvvido, ma ormai consueto, passaggio indietro al portiere effettuato fuori misura. Questa volta è Montini a fare il pastrocchio e Vitali ha gioco facile a superare Trombini. La quarta rete arriva al 37’, sempre con Vitali.
L’Arezzo non dà mai l’impressione di avere la possibilità di fare qualcosa. Manca un’idea, seppur minima, di gioco ed anche i cambi risultano vani e, anzi, sbilanciano troppo la squadra togliendole anche quei minimi riferimenti che poteva avere.
Guccione al 38’ tira dalla distanza e segna il goal dell’1-4. Poi, con il Pontedera ormai con i bicchieri di bollicine in mano pronti a festeggiare, arriva anche il secondo goal amaranto ad opera di Pattarello, che di sinistro la mette all’incrocio dei pali (gran bel goal).
Finisce tra i fischi e con il pubblico aretino che applaude gli avversari.