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venerdì, Marzo 7, 2025

Coldiretti Arezzo denuncia i pericoli per l'agricoltura e la salute dei cittadini legati all'accordo tra UE e Paesi del Mercosur

Importazioni: Coldiretti Arezzo, agricoltori in allarme per accordo con il Sud America

Più che i dazi minacciati da Trump, ciò che preoccupa maggiormente gli agricoltori aretini è la decisione dell’Unione Europea di aprire i mercati comunitari ai Paesi terzi, come quelli del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay), azzerando i dazi sui prodotti agricoli. Questo accordo, secondo Coldiretti Arezzo, rischia di compromettere non solo le imprese agricole, ma anche la salute dei consumatori, esponendo il mercato europeo a una concorrenza sleale e all’introduzione di alimenti prodotti con standard qualitativi, sanitari, ambientali e sociali ben inferiori a quelli europei.

“Questo maxi accordo – denuncia Coldiretti – potrebbe essere un boomerang per il nostro sistema agricolo, già sotto pressione a causa dell’aumento dei costi di produzione, del caro gasolio, dei cambiamenti climatici, della fauna selvatica e delle predazioni. I cittadini europei si troveranno a consumare carne e altri prodotti alimentari trattati con pesticidi, antibiotici e ormoni vietati in Europa da anni”. Tra i prodotti più colpiti figurano carne bovina e avicola, che entreranno nel mercato europeo a prezzi decisamente più bassi rispetto a quelli degli allevatori locali, minacciando la loro sopravvivenza economica.

La presidente di Coldiretti Arezzo, Lidia Castellucci, ha sottolineato l’importanza di monitorare anche gli effetti delle politiche economiche di partner strategici come gli Stati Uniti, con un interscambio agroalimentare che nella provincia vale 90 milioni di euro l’anno tra vino, olio, formaggi, pasta, salumi e dolci. “Se per ora le politiche di Trump restano un’incognita – spiega Castellucci – l’accordo UE-Mercosur è già una realtà. È un accordo sbagliato per l’agricoltura: i nostri agricoltori non temono la concorrenza, ma devono competere ad armi pari. Servono reciprocità e regole condivise. Se necessario, siamo pronti a mobilitarci di nuovo”.

Tra i rischi concreti segnalati da Coldiretti vi sono anche gli allarmi sanitari legati ai prodotti del Mercosur. Solo nel 2024, si sono registrati oltre 200 casi, più della metà riguardanti carne contaminata, come pollo alla salmonella e manzo con residui di piombo. L’accordo consentirebbe l’ingresso a dazio zero di centinaia di milioni di chili di carne bovina, suina e avicola, oltre a riso, miele e zucchero, aumentando significativamente le quantità già importate dal Sudamerica. Per esempio, nel caso del pollo, si stima che le importazioni raggiungeranno circa il 10% del consumo totale europeo.

In un contesto di forte incertezza globale, Coldiretti Arezzo invita ad accelerare sull’introduzione dell’indicazione obbligatoria di origine per tutti i prodotti alimentari venduti nel mercato europeo. La petizione popolare avviata dall’organizzazione punta a raccogliere un milione di firme per garantire maggiore trasparenza e tutelare la salute dei cittadini e la sostenibilità del settore agricolo.

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