Tornato a casa, Niccolò di Luca Spinello era sconsolato. Si rifugiò nel suo laboratorio orafo, dove il padre lo aveva indirizzato fin da giovane.
Luca, il padre, interrogò il figlio per sapere cosa fosse accaduto, e suo fratello, detto l’Aretino, intervenne:
“Te l’avevo detto: è meglio dipingere che cesellare o fondere! Non te la prendere: tanto il vincitore era già deciso!”
Alcuni potrebbero domandarsi quali siano le fonti che confermano questa storia. Ebbene, si tratta di un calcolo relativo alla spesa preventivata per la realizzazione delle porte del Battistero di Firenze. Dopo l’acquisto di Arezzo dal condottiero francese Enguerrand de’ Coucy, mediato dalla famiglia guelfa degli Albergotti, le casse della Repubblica fiorentina dovevano essere reintegrate tramite tassazioni locali. Per questo motivo, era fondamentale che il compenso per l’opera non uscisse dalla città di Firenze.
I partecipanti alla competizione erano:
- Simone da Colle, originario di Colle Val d’Elsa (allora sotto l’influenza della Repubblica autonoma di Siena);
- Jacopo della Quercia, di Querciagrossa (anch’egli senese);
- Niccolò Spinello, fratello dell’Aretino (di Arezzo);
- Filippo Brunelleschi, di Firenze, grandissimo architetto, noto per la sua linearità classica, forse d’ispirazione per Giorgio Vasari;
- Lorenzo Ghiberti, considerato fiorentino d’adozione, cresciuto nella bottega di un certo Bartolo, da cui prese anche il cognome.
Il verdetto finale assegnò il primo posto a pari merito ai due artisti fiorentini: Brunelleschi e Ghiberti. Tuttavia, Filippo rifiutò il lavoro, e l’incarico fu affidato interamente a Lorenzo Ghiberti.
È interessante notare che Ghiberti, nato in Appennino e figlio di un notaio, venne portato a Firenze da piccolo dalla madre. Questa, in seguito, divenne la “more uxoris” di Bartolo, che accolse Lorenzo come apprendista nella sua bottega.
Curiosamente, nel 1444, lo stesso Ghiberti fu costretto a difendere la sua legittimità di nascita, dovendo presentare gli atti di matrimonio della madre. Sembra quasi una commedia italiana: raccomandazioni per ottenere un appalto e, successivamente, cavilli burocratici per risparmiare sul compenso!