Oggi è l’Epifania, il giorno che chiude il tempo delle festività, ma non solo. È un passaggio, una rivelazione. Il termine stesso, “Epifania”, dal greco “epipháneia”, significa “manifestazione, apparizione”. Non a caso, è il momento in cui qualcosa si svela: per i Magi fu il Bambino, per altri è un richiamo interiore, una luce improvvisa che ci fa vedere ciò che prima sembrava nascosto.
Una festa di luce e ricerca
L’Epifania ci parla di ricerca. I Magi viaggiarono seguendo una stella, portando con sé oro, incenso e mirra¹. I loro doni non erano casuali: oro per il re, incenso per il divino, mirra* per il sacrificio. Ma forse la loro ricerca è ciò che conta davvero, più dei doni stessi. È un richiamo che tutti conosciamo: quella spinta che ci fa alzare lo sguardo al cielo per trovare un segno, qualcosa che ci guidi in un cammino personale.
Oggi, nel giorno dell’Epifania, ci troviamo anche noi, come i Magi, davanti a un bivio: lasciarci distrarre dalla routine o fermarci e osservare. Perché questa festa non è solo un evento religioso: è una metafora universale della scoperta, del vedere oltre. La stella dei Magi potrebbe essere il desiderio che porti nel cuore, la curiosità che ti spinge avanti, o il sogno che hai deciso di seguire nonostante le difficoltà.
Riconoscere il sacro nel quotidiano
Nell’Epifania c’è qualcosa di speciale: la manifestazione del divino, sì, ma anche la scoperta che il sacro è presente in ogni cosa. È un invito a rallentare e osservare, perché spesso le risposte che cerchiamo sono già qui, nei piccoli gesti, nei dettagli quotidiani.
Pensiamo al 6 gennaio: è un giorno d’inverno, le giornate si allungano di poco e il freddo ci tiene stretti. Eppure, proprio in questa cornice sobria, troviamo la possibilità di una rivelazione. L’Epifania ci ricorda che la luce, anche se fioca, è sempre presente. I Magi hanno camminato al buio, illuminati da una stella: un insegnamento che vale per tutti noi. La luce c’è, basta saperla cercare.
I doni dell’Epifania oggi
Ma cosa significa oggi portare doni? Non è più questione di oro o incenso, ma forse di offrire tempo, attenzione, parole gentili. Ogni gesto può diventare un dono se fatto con intenzione e amore. Anche noi, come i Magi, possiamo portare il nostro contributo: non per cambiare il mondo intero, ma per migliorare quel piccolo angolo di universo che ci è stato affidato.
L’Epifania ci spinge a riflettere su ciò che possiamo offrire agli altri e a noi stessi. Non servono grandi gesta: basta un’azione consapevole, una parola sincera, un pensiero che illumini la giornata di qualcuno.
Un nuovo inizio
C’è un altro aspetto dell’Epifania che vale la pena ricordare: è un inizio. I Magi, dopo aver visto il Bambino, cambiarono strada. Tornarono a casa, ma per un altro sentiero. Anche noi, oggi, possiamo scegliere un nuovo percorso, piccolo o grande che sia. L’Epifania non è solo un punto di arrivo, ma una ripartenza: è il momento in cui ci chiediamo cosa vogliamo vedere e come vogliamo camminare nei giorni che verranno.
Oggi, l’Epifania non è solo una data sul calendario. È un invito a scoprire, a cercare, a rivelare. Guardiamo il cielo, osserviamo le stelle, e lasciamo che ci guidino verso la nostra luce. S.S.C.
* ”La mirra, per chi non lo sapesse ancora, è una resina aromatica usata nell’antichità per imbalsamare i corpi, creare profumi e riti sacri. Simboleggia la mortalità e il sacrificio, ma anche la rinascita e il mistero della vita eterna.”