L’acqua è essenziale per la vita: il corpo umano è composto per circa il 60% di acqua negli uomini e il 55% nelle donne. Senza acqua e senza sole, non ci sarebbe vita su questa Terra. Questi due elementi, quindi, sono intrecciati in modo profondo con l’esistenza stessa dell’uomo. Ma cosa significa davvero essere fatti in gran parte d’acqua? E perché sentiamo la necessità di bere?
Mi sono sempre chiesto perché sia necessario bere e perché il nostro corpo espella continuamente liquidi. La mia riflessione mi ha portato a una conclusione: siamo come vecchie batterie a elettrolisi, il cui funzionamento richiede acqua per generare energia. La nostra alimentazione e ogni nostra manifestazione vitale – muoversi, pensare, agire – dipendono da questa “elettrolisi” interna, che si svolge all’interno del nostro organismo.
Il sole e il movimento ci portano a espellere acqua esausta dal corpo, imponendo la necessità di reintegrarla costantemente, proprio come avviene con le batterie ad acqua distillata che devono essere ricaricate per funzionare. Ma mi domando: quando l’uomo ha iniziato a percepire la sete? E come mai, trovandosi in ambienti così diversi, ha scelto l’acqua e non la terra o la sabbia?
Questa storia inizia circa 4,5 milioni di anni fa, quando i primi ominidi, già diffusi in molte aree del pianeta, hanno affrontato la stessa domanda. Dopo una battuta di caccia, Aga – un ominide dei primordi – si trovò a porsi una domanda simile alla mia e giunse alla stessa semplice, ma fondamentale conclusione: “Bevo acqua perché ho sete.”