7.3 C
Comune di Arezzo
venerdì, Marzo 7, 2025
HomeBlogsIl tempo e la sua misurazione: tra filosofia e storia

Il tempo e la sua misurazione: tra filosofia e storia

Il gossip di Cesare Fracassi
Una riflessione sul tempo, dalla filosofia alla misurazione storica, passando per l'ingegno degli antichi

-

Alcuni filosofi hanno diviso il tempo in passato, presente e futuro, ma nella realtà in cui viviamo, nella mente e nella logica dell’uomo, esiste solo il passato. La realtà del futuro può avere infinite rappresentazioni, e ognuna di queste dipende dalla massa, dal tempo e dallo spazio.

Prendiamo ad esempio un turista che desidera andare a Roma: per determinare quanto tempo impiegherà, bisogna considerare il mezzo di trasporto che sceglierà, la sua posizione di partenza e l’itinerario che seguirà. Il tempo del viaggio dipende da questi fattori. Certamente, ai tempi dei Romani, non esisteva l’Autostrada del Sole con quattro o sei corsie.

Quando il turista arriva a Roma, il suo viaggio è già diventato passato. Poi visita Castel Sant’Angelo, ed è di nuovo passato. Incontra un amico o un parente, ed è già passato. In questo senso, il futuro somiglia a una partita a biliardo: invece di fare un colpo preciso e mettere la palla nella buca, si tira una “scazzata”, e nel momento in cui il colpo si realizza (o meno), è già diventato passato. Il futuro, quindi, non esiste nella realtà, e nemmeno il presente, poiché ogni immagine o situazione che si fissa nella mente diventa subito passato. Questa è la vita, e allora come possiamo fermare questa fuga temporale?

La risposta potrebbe essere considerare il tempo in “steps”, ossia misurarlo nel suo continuo e sfuggente movimento. Gli antichi Egizi cercarono di misurarlo con sistemi idraulici ad acqua, tanto che alcuni studiosi ritengono che le piramidi siano state costruite come opere idrauliche per segnare il tempo del faraone nell’aldilà.

I Romani, invece, affidavano ai loro servi il compito di comunicare loro l’ora del giorno tramite clessidre ad acqua. Poi, nel III secolo a.C., portarono la meridiana da Catania e svilupparono anche piccole meridiane da polso, veri e propri “Rolex” dell’epoca. Così, si misurava la giornata con l’acqua e con il sole, le fonti di vita. Solo dopo il I secolo d.C. il giorno fu suddiviso in “horae”, cioè ore.

What time is it? È passato.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
- Advertisment -
clickandfly dervizi foto video con drone o senza per agriturismi cantine

Dello stesso autore

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal