Per promuovere la regolarità intestinale in modo salutare, è importante evitare l’uso di purganti in caso di sospetta appendicite o, peggio, peritonite. Queste condizioni richiedono un intervento medico tempestivo, poiché l’uso improprio di purganti può peggiorare i sintomi e comportare gravi rischi.
Le persone che soffrono di emorroidi dovrebbero evitare purganti resinosi, come il rabarbaro e l’aloe, poiché possono irritare ulteriormente le mucose. Esistono alternative più delicate, come i purganti ad azione prevalentemente meccanica, i quali agiscono attraverso il riflesso intestinale. Questi comprendono le sostanze mucillaginose e gli oli inerti, che facilitano il transito senza irritare l’intestino.
Un’altra categoria è quella dei purganti ad azione osmotica, che attraggono liquidi nell’intestino stimolando così la peristalsi. Un esempio è il sale inglese. Infine, vi sono purganti che agiscono con un effetto stimolante diretto sulle mucose intestinali, come l’agarico e l’agave, da usare con cautela poiché possono causare irritazione.
Diverse erbe sono note per i loro effetti benefici nel favorire il transito intestinale: tra queste, il ricino, la brionia, il frassino, il lino, il polipodio e la sanguinaria.
Per una regolarità ottimale, è considerato normale evacuare una volta al giorno o ogni tre giorni. Se si verifica una stitichezza prolungata, è possibile utilizzare un clistere da 2 litri, trattenendo il liquido a chiappe strette , per circa un minuto per facilitare il transito e se non si arriva all’evacuazione pittorica, andare dal dottore!!!.