Gianni Brunacci, nel Febbraio 2024, sosteneva che per completare le opere pubbliche del Comune di Arezzo occorreva l’intercessione della Madonna del Conforto.
Alcune delle opere sono state definite “strategiche” e sono una delle colonne portanti del programma della Giunta Ghinelli; ed in effetti, a parte l’enfasi, sono opere che hanno una notevole rilevanza per la città di Arezzo, così come sono importanti anche altre opere che non hanno avuto accesso a tale qualifica.
Ma, forse la Madonna del Conforto è stata scomodata a sproposito perché, senza scadere nella blasfemia, non può intervenire in presenza di un “PECCATO ORIGINALE” che può essere stato commesso anche in tempi non sospetti.
E’ il caso della rotatoria su Viale dei Carabinieri, in prossimità dell’Eurospin.
La nuova rotatoria funziona egregiamente ma è un surrogato di una rotatoria molto più grande, che poteva essere fatta sull’intersezione tra il raccordo anulare, quello autostradale ed il Viale dei Carabinieri.
Confrontate nella foto le dimensioni dell’attuale rotatoria (colore verde), ed immaginate una “grande rotatoria” fatta sul raccordo anulare (colore giallo).
Quest’ultima avrebbe avuto il diametro di quella dell’Esselunga che, senza prova di smentita, smaltisce una gran mole di traffico ed ha ben 5 bracci di ingresso/uscita.
All’epoca qualche visionario propose proprio la “grande rotatoria” ma fu ben presto tacciato di blasfemia (giusto per rimanere in tema).
Fu invece preferita la proposta di una “intersezione a livelli sfalsati” fatta dell’Ing. Ghinelli, oggi sindaco; proprio lui, in occasione del Consiglio Comunale del 25.07.2024, ne ha rivendicato la paternità.
Se la memoria non mi inganna, fu proprio il progettista che in un’intervista dell’epoca descrisse che l’opera, che fu poi costruita, era un primo stralcio di un “incrocio a quadrifoglio”.
Però al posto del quadrifoglio fiorì una selva di semafori che ha fatto, ed in parte lo fa ancora, imbestialire tutti gli aretini.
Peraltro gli sprovveduti turisti che arrivano, di gran lena, dall’autostrada si trovano tre o quattro semafori in mezzo alla via e per andare verso sinistra (Casentino) dovevano svoltare a destra, mentre per andare verso destra (Valdichiana) dovevano svoltare a sinistra.
Sembrava d’essere in quei supermercati dove ti cambiano la dispozione della merce per farti girare di più; forse era una tecnica per incrementare il turismo.
Ed è proprio in questa occasione che fu commesso il “PECCATO ORIGINALE”.
Non fu fatta la “grande rotatoria”, che avrebbe risolto i problemi alla radice, ma fu realizzata un’ “intersezione a livelli sfalsati”.
Dopo 25 anni fu progettata la rotatoria dell’Eurospin che è stata partorita dopo “doloroso travaglio” in quanto, a detta di qualcuno, avrebbe incasinato il traffico perché dall’altra parte del raccordo c’erano ancora i semafori che drenavano i flussi.
Con un po’ di fortuna, in futuro, commenteremo il risultato finale che non sarà una “grande rotatoria”, non un “incrocio a quadrifoglio”, ma un paio di rotatorie (colore verde e viola) con in mezzo il raccordo.
Forse continueremo a chiamarla “intersezione a livelli sfalsati”, giusto per essere precisi.
Di sicuro tutte le scuole guida cittadine ringrazieranno la comunità per avergli fatto un magnifico “campo prova” proprio nella zona centrale di Arezzo.
Ultimo ma non ultimo.
Il sindaco, sempre al consiglio del 25 Luglio scorso, ha dichiarato che per l’incrocio di Via Fiorentina si è proprio ispirato a questa “intersezione a livelli sfalsati”.
AD MAIORA
Botolo ringhioso