La pescata d’artista 3750
Dopo che Ruth aveva abbandonato la famiglia per seguire Pelmo, un extraidraulico iperdotato, e a seguito di un blocco intestinale, Ugo, Pino e i ragazzi Lesto, Lin e Cerase decidono un giorno di andare a pescare.
Avevano pensato di recarsi al fiume tridimensionale, ma all’ultimo momento Ugo ebbe l’idea geniale di portarli nel territorio sospeso di Cospaia, tra la Repubblica di Firenze e lo Stato Vaticano. Continua a leggere
Fino al 1826, Cospaia era rimasta in sospensione, non apparteneva a nessuno, tranne che a una stirpe di contrabbandieri e briganti senza fissa dimora.
Dopo il Concilio di Basilea del 1441, Papa Eugenio IV cedette la zona di Sansepolcro ai repubblicani fiorentini.
Nella frazione suindicata vi erano due rii o torrentelli, uno a nord chiamato “rio” e uno a sud chiamato “rio”.
Qui nacque l’errore: lasciarono una zona tra i due rii senza alcun possesso legittimato e successivamente vi sorse un piccolo laghetto con molte trote.
Ugo aveva preparato una speciale canna da pesca: una tavolozza da pittore con al centro un tappo di sughero da damigiana, una lenza adeguata e filo da trota. Aveva anche portato 12 acciughe. Molti erano gli avventori con canne speciali, ma nessuno aveva osato andare in quel posto con l’inventiva di Ugo. In poche ore, aveva esaurito i pesci azzurri, non italiani, ma portoghesi. Tuttavia, i giudici, ex marziani, lo presero per le spalle e lo cacciarono dalla competizione. Per Ugo fu l’inizio di un pasto preparato da Mana.
Ugo e Pino Tornano a Casa a Mani Vuote, ma…
Dopo la gara, conclusasi con la squalifica di Ugo e il sequestro di 3 kg di trote, Ugo era mogio e Pino ancor di più, pensando già alle uova al tegamino per cena, invece della trota al tegame con vino bianco e prezzemolo.
Ma i ragazzi, con i soldi risparmiati dalle loro paghette, si diressero al mercato del MondoSpin dietro l’angolo del terzo girone, al secondo isolato sospeso.
Riuscirono a comprare un’aragosta completamente congelata, di circa 650 grammi, e la consegnarono a mamma Mana.
Mentre Ugo e Pino si rilassavano in terrazza, Mana, di nascosto, preparò le cotolette al crostaceo. Continua a leggere
Lessò bene l’aragosta, usando il rivitalizzatore di scoglio affinché il crostaceo scongelato desse segni di vita. Una volta terminata la cottura, rimosse le parti molli, le tritò e preparò un intingolo con olio di semi, prezzemolo, pepe bianco, aglio tritato, limone e patate lesse. Formò delle fettine, le immerse in una bacinella con uova sbattute e sale, le passò nella farina e le frigge leggermente.
Infine, le ricoprì con pomarola e parti di chele, disponendo il tutto su un vassoio guarnito con foglie d’insalata.
Tutti si leccarono i baffi, tranne Ugo, e da quel giorno nacque il detto: “Non date a Ugo l’aragosta lessa, perché a lui non piace!”
Ugo vuole una doooonnaaa!!
Erano ormai tre anni solari sul pianeta degli extraidraulici, equivalenti a sei giorni terrestri, da quando Ruth aveva lasciato Ugo e i suoi due figli.
Il povero Ugo non ce la faceva più a sopportare l’astinenza, e nel frattempo aveva preso 2 kg grazie alle ricette di Mana. Anche Pino non poteva sopportare di vederlo così abbattuto, e si sentiva depresso a sua volta.
Tuttavia, gli venne in mente che conosceva un ingegnere carrozziere che lavorava nella fabbrica di bricieautonome.Continua a leggere
Pino: “Senti, Ugo, proviamo ad andare a trovare Nando, che fa il carrozziere di bricieautonome, e vediamo se ha qualcosa da proporti tra i rottami.”
Ugo: “Andiamo… proviamo e vediamo se ha qualcosa!”
Giunti al capannone sospeso di Nando, Pino chiese: “Nando, siamo venuti per vedere se hai qualche briciautonoma adatta al mio amico.”
Nando: “Entrate pure. Queste due qui le ho rimesse a posto come potevo, ma se ti fanno il caffè, lo fanno all’americana e girano le frittate con i piedi, senza nemmeno lavarsi!”
Ugo: “No, no, no, mi fa schifo! La voglio pulita e carina, poi guadagno abbastanza bene e non bado a spese.”
Nando: “Questa qui fa proprio al caso tuo. Ha due tette riciclate e un lato B discretamente invitante. Ha anche i capelli crespi, guarda, guarda!”, disse Nando, divaricando le cosce del robot per mostrare l’entrata.
Ugo: “È discreta e ha una vera bella carrozzeria, ma ha un colore un po’ annerito. Che cosa le è successo?”
Nando: “Ha avuto un principio di incendio, ma è stata salvata dai pompieri in un appartamento al terzo piano. Ho provato a darle un altro colore, ma ha una sintesi di melanina molto accentuata e ritorna a questo colore dopo qualche giorno. Però te la garantisco per due anni! L’unico inconveniente è che ha delle usanze tribali congenite.”
Pino: “Mica sarà cannibale?!”
Nando: “No, no, ma ti fa sembrare di essere fagocitato dal suo essere. Però devo dire che il precedente proprietario era molto soddisfatto!”
Ugo: “Mi hai convinto, la prendo! Mettila subito in carica e inserisci nel suo cervello il nome: Aloe!”
Pino e Ugo tornarono a casa con la nuova briciautonoma, leggermente annerita.
Ugo: “Aloe, vieni qua che ti presento la tua nuova famiglia!”…
Come si Fa a Stare in un Appartamento al Terzo Piano Sospeso nel 3570
Terremoti, inondazioni, buche nelle strade, ponti crollati e incidenti stradali resero necessario, all’inizio del quarto millennio, sospendere le abitazioni in aria.
Il mezzo di trasporto principale era il “cascoben”, che permetteva di trasferirsi tridimensionalmente in tempo reale.
Il sistema si basava sul principio della sospensione elettromagnetica, alimentato da un nucleo di fusione nucleare interno.Continua a leggere
Da un punto di vista ecologico, esistono sacche per la raccolta dei rifiuti sotto queste costruzioni, che una volta piene avvisano la compagnia alimentare mondiale per la raccolta e il riutilizzo in terreni sospesi.
La popolazione è controllata dalle “cape”, donne naturali dedicate alla procreazione selettiva, mentre gli uomini trovano sfogo grazie a bricieautonome sempre più sofisticate e autoritarie.
“Aloe, Ugo, vieni ad aiutarmi a rifare il letto, a piegare i lenzuoli, a rigovernare, vai a prendere Lin e Cerase a scuola, e fagli fare i compiti…!”
Ugo pensò: “Ora che mi stavo riposando, mi viene a rompere con tutte queste cose da fare. Quanto costa fatica una sveltina!”.