MANA E PINO “RITROVATI” PREPARANO ENTRAMBI I BABÀ CHE A ME PIACCIONO TANTO!!
Il giorno dopo l’incursione nella scuola serale di cucina, situata al sesto piano sospeso, da parte di Mana e Ruth, dove credevano di sorprendere Pino in una tresca amorosa, Mana e Pino si mettono di buzzo buono a preparare i babà per tutta la famiglia allargata.Continua a leggere
350 grammi di farina quasi triplo zero, un etto di burro, mezz’etto di zucchero in polvere, un quarto di grappolo di uva sultanina, 30 grammi di uva malaga senza semi e sempre 30 grammi di lievito di birra…
Mana: “Pino, passami un decilitro di latte, per favore!”
Pino: “Il mio MasterChef diceva che è meglio la panna!”
Mana: “Allora passami la panna!”
Seguono due uova, un cucchiaio di marsala rosso, un po’ di canditi tagliati finemente e un pizzico di sale, e l’impasto è fatto!
Cottura in stampi di rame e…
Cerase: “Zia, ne voglio due manine, solo per me!”
Mana: “Ti faranno male, poi ti ubriachi!”
Dopo la cottura, i babà devono essere serviti freddi, quindi i due cuochi li mettono in cantina al secondo piano e mezzo sospeso.
Tuttavia, la preparazione viene osservata con occhio furtivo da Lesto, tornato dai campi solari sulla Luna (Lesto è il figlio di Mana, concepito durante la spedizione con Pino e Ugo sul satellite ghiacciato di Giove, Europa; entrambi avevano partecipato al concepimento di Lesto in un rapporto a tre).
Al momento del completo raffreddamento dei babà, Lesto, con i suoi arti duttili, riesce a far fuori tutto quel ben di Dio.
Per il resto della famiglia allargata non resta altro che festeggiare con un ovino frullato a testa!
MANA FA LE PROVE PER IL GRANDE CONCORSO E LA CAVIA È UGO
(Il racconto si basa su un fatto realmente accaduto quando fui invitato a mangiare la frittura di pesce dal mio amico Mori)
Mana: “Vieni Ugo, siediti a tavola, oggi sentirai come cucino un primo di pesce e una frittura di paranza!”
Ugo: “Speriamo bene, effettivamente ho un certo languorino allo stomaco!”Continua a leggere
Mana: “Senti questi spaghetti alle vongole: ho preparato le vongole separatamente in una padella con due cucchiaini di sale, un po’ di pepe bianco e aglio in polvere.
Ho aggiunto acqua mischiata con tre cucchiai di olio di semi e ho lasciato evaporare gran parte dell’acqua dopo aver fatto aprire le vongole in un’altra padella e inserito tutto in questa.
Poi, con un etto e cinquanta di spaghetti cotti al dente, li ho saltati nella padella affinché si amalgamassero con il sughetto. Alla fine, ho aggiunto un po’ di prezzemolo sopra… Ecco il tuo piatto!”
Ugo, in silenzio, si gusta il primo piatto senza lasciare nulla, se non i gusci in un piattino laterale, ma non fa la scarpetta e chiede:
“Di secondo che c’è?”
Mana: “Frittura di paranza, preparata così: ho preso il pesce (invenduto!?) di taglio piccolo, l’ho infarinato e fritto in olio di semi con due cucchiaini di aglio in polvere, sempre pepe bianco e sale!”
Un vassoio con almeno 400 grammi di frittura contornato da foglie larghe di insalata con sopra spicchi di limone.
Ugo si gusta anche questo piatto, lasciando solo la carta gialla messa sotto per assorbire l’olio non scolato e qualche spicchio di limone sopra le foglie di insalata, e chiede: “E dopo che c’è?”
Mana: “Un sorbetto al limone, tolto ora dal freezer!” Lei era soddisfatta e aspettava solo i complimenti di Ugo…
Gli altri, intorno, in silenzio, come fossero i giudici di un concorso culinario, attendevano il giudizio di Ugo per dare la loro valutazione.
Dopo il sorbetto, Ugo riceve anche un caffè e, improvvisamente, cade dalla sedia sul pavimento del terzo piano sospeso, rotolandosi a terra, urlando: “Aaahhh, aahh, che dolore alla pancia, ahi, ahi, ahi!” e simulando conati di vomito senza riuscire a espellere nulla…
Mana scoppia in lacrime e si chiude in camera, dove Pino corre a consolarla.
Ruth non sa cosa fare, quando le viene un’idea geniale e, con voce suadente, dice a Ugo: “Dai, smettila di fare il coglione, andiamo in camera a… riposarci!”
E Ugo, rialzandosi e ricomponendosi: “Vai, vengo subito, preparati!!!”
(Da quella volta, dopo la mia scenata di avvelenamento post-caffè, non sono stato più invitato in casa Mori).