MANA E RUTH CERCANO DI SVEGLIARE PINO
Ormai con l’entrata di Ruth nella famiglia allargata, a Mana non resta che Pino, poiché Ugo è perdutamente coinvolto dalla bellezza sexy di Ruth, tanto da non vedere altro che lei. Insomma, si sono formate due coppie e ci sono tre figli: Lesto, Lin e Cerase… (almeno per ora e finché non si scarichi il reattore nucleare genetico inserito nelle due femmine di bricieutonome).Continua a leggere
Mana: “Ruth, bisogna fare qualcosa, perché Pino è molto distaccato.
Talvolta mi tocca avvolgerlo con i miei arti duttili e avvicinarlo a me per avere qualche amplesso.
È… freddo, distaccato, privo di qualsiasi iniziativa.
Dimmi cosa devo fare per poter avere un reciproco desiderio. Tu, che hai avuto una miriade di uomini!?”
Ruth: “Non che sia stata una vera maialina, lo facevo per nascondermi dalle cape. Sai che loro, se vedono una briciautonoma più attraente di loro, la rottamano subito, come la regina cattiva in Biancaneve.
Tuttavia ho il timore che Pino… bisogna seguirlo quando va alla scuola serale!”
Mana: “Che, che… che abbia una nuova briciautonoma!?”
Ruth: “Chissà!?… Lo scopriremo!”
Entra Ugo e, interrompendo il colloquio riservato tra le due, dice: “Non capisco perché parlate così piano.
Ruth, ho un prurito dietro la schiena, mi puoi dare una grattata!?
Sarà stato per le rinseghe del sopramaterasso!?”
Ruth: “Sei un bamboccio, vieni qua, che con i miei arti duttili ti gratto!”
(Questa è una buona e bella cosa, un esempio di amore perfetto e godimentoso).
Ugo: “È un piacere celestiale, le tue dita mi fanno accapponare la pelle!”, e intanto si avvicina con la guancia al seno della briciautonoma, sfiorando con le labbra il capezzolo turgido…
Ruth: “Smettila, non vedi che c’è Mana!?”
Ugo, alzando le spalle, se ne va in terrazza a guardare le nuvole.
La sera, dopo che Ruth aveva sfiancato e reso inerme il focoso Ugo, lasciandolo in balia solo di Morfeo, le due bricieautonome seguono di nascosto Pino, con il cascoben cappucciato.
Mana: “È entrato in quel sesto piano sospeso…”
Continua!!
MANA E RUTH DOPO AVER SEGUITO PINO SBARCANO AL SESTO PIANO SOSPESO
Il campanaccio portava una targhetta: “Scuola Serale per C.”
Ruth: “Che vorrà dire!? Spero per te, cugina, che non sia per culattoni!”
Da dietro la porta una voce: “Quando l’acqua bolle!?” Continua a leggere
Mana era tremante e intimorita, ma Ruth prese l’iniziativa: “Che vuol dì!?”
La voce: “È la parola d’ordine per entrare!”
Ruth: “Senti, cretino! Sono una parente di Pino, e se non mi apri, con un piede duttile entro dalla finestra e ti do un calcio nelle palle da farti scordare cos’è e a cosa serve quel pachiderma che hai tra le gambe!”
La voce: “Non essere precipitosa, t’apro, t’apro! Devi essere una briciautonoma violenta!”
Al cospetto delle due si presenta un uomo con una pannuccina tutta merletti, e Mana scoppia a piangere, esclamando verso Ruth: “Sta’ a vede’ che è proprio un covo di culattoni!”
L’uomo sente il commento di Mana e si mette a ridere.
Spintonato da Ruth, fa entrare le due bricieautonome in un ambiente grande come un campo da tennis di una volta.
Una trentina di uomini, tutti con la pannuccia, erano intenti a pentole sul fuoco e padelle con olio pronte a soffriggere cipolla e aglio.
Era una scuola serale di cucina per soli uomini…
Mana si getta al collo di Pino: “Caro, ho dubitato di te, ma perché non mi hai specificato che era una scuola di cucina quella che frequentavi la sera!?”
Pino: “Oh amore, volevo farti una sorpresa.
Da quando ho saputo che volevi partecipare al concorso di arte culinaria, non volevo rimanere indietro a te in questa disciplina!”
Mana, insistendo e baciucchiandolo: “Perché eri così freddo nei miei confronti in quest’ultimo periodo!?”
Pino: “Ripassavo mentalmente la composizione e la preparazione dei piatti freddi!”
Mana: “Da ora in poi mi dedicherò allo stufato o al lesso rifatto, amore mio!”
Ruth: “Ecco, torniamo a casa, cara cugina, che hai colto il punto che dole!”
MANA E PINO “RITROVATI” PREPARANO I BABA’ CHE MI PIACCIONO TANTO!
Il giorno dopo l’incursione nella scuola serale di cucina, situata al sesto piano sospeso, da parte di Mana e Ruth, che sospettavano di trovare Pino coinvolto in una tresca amorosa di genere indefinito, la coppia Mana e Pino si dedicò con impegno alla preparazione dei babà per tutta la famiglia allargata. Continua a leggere
Gli ingredienti utilizzati furono: 350 grammi di farina quasi triplo 0, 100 grammi di burro, 50 grammi di zucchero a velo, un quarto di grappolo di uva sultanina, 30 grammi di uva Málaga senza semi e 30 grammi di lievito di birra.
Mana: “Pino, passami un decilitro di latte, per favore!”
Pino: “Il mio masterchef diceva che è meglio la panna!”
Mana: “Allora passami la panna!”
Aggiungono poi due uova, un cucchiaio di marsala rosso, un po’ di canditi tagliati finemente, un pizzico di sale, e l’impasto è pronto!
Dopo la cottura negli stampi di rame…
Cerase: “Zia, ne voglio due per me!”
Mana: “Ti faranno male, poi ti ubriachi!”
Dopo la cottura, i babà devono essere serviti freddi, così i due cuochi li mettono a raffreddare in cantina al secondo piano e mezzo sospeso.
Tuttavia, la preparazione è stata osservata con occhio furtivo da Lesto, tornato dai campi solari sulla Luna (Lesto è il figlio di Mana, concepito durante una spedizione su Europa, il satellite ghiacciato di Giove, con Pino e Ugo in un rapporto a tre).
Al momento del completo raffreddamento dei dolci, Lesto, con i suoi arti duttili, riesce a divorare tutto quel ben di Dio.
Alla fine, per gli altri della famiglia allargata non resta altro che festeggiare con un ovino frullato ciascuno!