La politica italiana piange la scomparsa improvvisa di Maurizio D’Ettore, garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale e figura di spicco di Fratelli d’Italia. D’Ettore, 64 anni, è stato colpito da un infarto fatale a Locri, in Calabria, sua terra d’origine. Nato a Napoli, si era successivamente trasferito in provincia di Arezzo, dove aveva intrapreso una lunga carriera politica.
Ex deputato e coordinatore provinciale di Forza Italia ad Arezzo, D’Ettore aveva poi aderito a varie formazioni del centrodestra, approdando infine in Fratelli d’Italia. La notizia della sua morte ha generato profondo cordoglio e incredulità, in particolare nella provincia aretina.
Il ministro della giustizia, Carlo Nordio, ha espresso il suo dolore per la perdita, definendola “incalcolabile” e ricordando D’Ettore per la sua “integrità morale”.
Maurizio D’Ettore, professore ordinario di diritto privato all’Università di Firenze, aveva iniziato la sua attività politica nel consiglio comunale di Bucine. Successivamente, è stato vicepresidente dell’Agenzia regionale di Sanità della Toscana e, nel 2018, è stato eletto alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale di Arezzo. Il suo percorso politico lo aveva portato a passare da Forza Italia a Coraggio Italia e poi a Vinciamo Italia, prima di unirsi definitivamente a Fratelli d’Italia.
Nel settembre 2023, il governo guidato da Giorgia Meloni lo aveva nominato garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, un incarico che D’Ettore aveva svolto con dedizione e rigore. La sua scomparsa lascia un vuoto significativo nella politica e nelle istituzioni italiane.