Alcune briciautonome con i loro arti duttili avevano creato una specie di ragnatela attorno a quell’essere.
A nulla valevano gli sforzi delle ganasce della sua bocca da cervo volante e le mandibole potenti.
Inoltre, con un arto duttile gli era stata bloccata la ghiandola salivare dalla quale secerneva lo sputo velenoso.
Molti uomini erano ormai stati sbranati da quegli esseri schifosi, e pochi erano rimasti, strenuamente difesi dalle loro briciautonome.
Le donne cape e procreatrici, ai primi cenni di guerra, si erano rifugiate in una bolla sotterranea di sopravvivenza nella zona dell’attuale Benelux.
Solo loro, le cape, le procreatrici, quelle del terzo sesso e alcuni esemplari del quarto sesso, avevano trovato riparo, lasciando i maschi esposti al veleno e alle ganasce dei “gallinellesi”.
Sì, questi venivano dalla costellazione del Toro, dalle Pleiadi o Gallinelle, ammasso stellare in quella costellazione.
Le Pleiadi occupano uno spazio visivo grande come una luna piena e se ne possono contare da 6 fino a 11, se si ha una buona vista, ma le più grandi sono 9.
Questi esseri vengono dal quarto pianeta del sistema di Merope, stella con sigla 4M2.
Ma ritorniamo al nostro prigioniero degli arti delle briciautonome.
Viene interrogato dagli ispettori tramite un casco di traduzione telepatica, il “cascobentranslationtelepa”.
Viene così risolto il mistero della scomparsa dei dinosauri. Molti dinosauri erano erbivori e, cibandosi di foglie e erba, producevano un odore intestinale che si sparse nell’universo. Questo fu recepito dai radarsensori dei gallinellesi, che intervennero con le loro ovometeore spaziali alla velocità di nove volte quella della luce, giungendo sulla Terra in pochi anni terrestri.
Straordinariamente, proprio quel prigioniero aveva partecipato all’annientamento dei dinosauri.
Infatti, i gallinellesi possiedono uno schermo a specchio di buco nero che li spedisce in un tempo posteriore alla loro realtà.
L’essere ha quattro zampe o mani, con quelle superiori più lunghe e quelle inferiori più corte, come i carrelli di un aereo.
Sul dorso spuntano delle simil-ali o orecchie, ancora da appurare. La testa è più brutta di quella del mostro di Alien, con occhi laterali e sporgenti, come se soffrissero di tiroide.
La bocca e le ganasce sono già state descritte.
Erano ritornati in forze nel sistema solare, in quanto le numerose spedizioni su Marte avevano reso il pianeta una vera concimaia e bottino. Nulla era valso per sanificare Marte nei 750 anni di colonizzazione.
Nascondendo sotto terra i marziti e il loro odore, i gallinellesi erano quindi giunti fino a noi, facendo morti e sbranamenti con il loro sputo velenoso.
Ad uno degli ispettori venne un’idea geniale: se i gallinellesi sono attratti dall’odore di escrementi, pensò di utilizzare lo spray “Flash Super SS”.
Lo sperimentò contro il prigioniero interrogato telepaticamente con il “cascobentranslationtelepa” e vide che lo uccideva all’istante.
La guerra finì e le donne uscirono dalla bolla, pronte a riprendere il comando.