Molti avranno sentito o letto che l’Università di Delft, in Olanda, ha sperimentato una cella in cui molecole pari a 1 kg di idrogeno liquido, reagendo con l’ossigeno, sprigionano energia sufficiente a muovere una vettura familiare o coupé per circa 2300 km.
Certo, sono olandesi, noti per camminare con zoccoli di legno per difendersi dal mare minaccioso che minaccia molte delle loro terre sotto il livello del mare.
Questo metodo per rimanere in piedi in caso di inondazioni è stato studiato da un famoso calzolaio, Noah Van Jansen, il primo che fece gli zoccoli a forma di barchetta.
Questa scoperta rivoluzionaria del carburante metterà a tacere i sostenitori pagati dagli interessi europei che promuovono l’elettrico a tutti i costi, senza considerare le emissioni prodotte dalle centrali energetiche e i problemi legati alla ricarica e alla costruzione delle batterie, per non parlare dello smaltimento.
Una vettura mossa da questo modello di Eco Runner funziona bene e non emette alcuna emissione di CO2. Il termine “carbura”, derivato da “carburare” e “carburatore”, proviene dal carburo.
Il carburo, noto anche come “polvere di stelle” per la sua origine interstellare e la sua ricchezza di carbonio, è infatti composto da composti di carbonio con metalli o altri elementi meno elettronegativi.
A questo punto mi viene da pensare al nostro corpo umano, composto per più del 50% di acqua, e le cui funzioni vitali sono dovute alla nostra molecola di base e origine della vita, il carbonio.
Il sangue circola nel nostro corpo tramite il nucleo degli eritrociti, l’emoglobina, composta da eme (dal greco “aima”, sangue, che contiene un atomo di ferro, cioè un metallo) e globina (proteina).
Questo complesso, indicato con Hb, è una proteina allosterica, la cui carica e movimento derivano dal contatto del carbonio con il metallo, sprigionando energia che con il sangue trasporta l’ossigeno attraverso il nostro organismo.
Tornando al carburo, che proviene da meteoriti e polvere interstellare, insieme alle meteoriti di ghiaccio condensato che hanno portato l’acqua a contatto con metalli del nostro pianeta, ha dato origine a ogni forma vivente.
Questo è richiamato anche nel canto “Tu scendi dalle stelle, e vieni al freddo e al gelo”, dove il Dio si trasforma in uomo.
Per concludere, chi non ha mai giocato, 70 anni fa, con il carburo, sputando e accendendo un fiammifero coperto da un “bombolino”, costruendo un missile di 12 metri o più, o usando il lume a carburo dei minatori e delle case senza luce durante la guerra?
E inoltre, l’energia del nostro corpo, l’accensione di un peto?