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mercoledì, Aprile 30, 2025
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Ad Arezzo c’è un’emergenza sociale, e la Regione se ne frega!

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Brutto da dirsi, ma effettivamente siamo sull’orlo del baratro.
Sindaci e associazioni di volontariato del territorio aretino si aspettavano molto di piu’ dalla Regione Toscana e soprattutto dall’assessore alla sanità Bezzini, ma il problema è che tante sono state le parole e pochissimi i fatti.

E’ dal luglio del 2022 che Bezzini si nega, che non vuole confrontarsi con i rappresentanti istituzionali, in primis il vicesindaco di Arezzo Lucia Tanti, e con le varie associazioni di volontariato.
Una Regione assente, distratta e completamente silente.
Anzi, prende solo parola per innescare inutili polemiche e piangere miseria ansimando la fatidica frase “non ci sono soldi”!

Le associazioni di volontariato aretine sono state molto chiare: se non si arriva ad una soluzione in tempi brevi, si rischia la mancanza totale di ambulanze per le emergenze/urgenze e per tutte le prestazioni sociali che quotidianamente servono alla cittadinanza.

Le necessità urgenti per non far collassare il sistema sono due: revisione delle tariffe dei servizi in convenzione, oramai obsolete e non piu’ rispondenti alle attuali necessità, ed una seria riforma complessiva del sistema urgenza/emergenza e servizi sociali, con una adeguata sostenibilità delle pubbliche assistenze da parte della Regione Toscana cui spetta gestione della sanità pubblica.

Nei prossimi mesi si rischia di non avere a disposizione mezzi e personale per le emergenze/urgenze e per i vari servizi sociali, e di vedere smantellati interi presidi socio sanitari territoriali.

La Regione Toscana e l’ assessore Bezzini stanno letteralmente giocando sulla pelle dei cittadini aretini, e questo non è sicuramente bello, anzi, è sicuramente tragico e crudele.

4 Commenti

  1. Bravo Breda, purtroppo certi personaggi collocati ai vertici di Istituzioni Pubbliche da Politici arroganti e prepotenti, sono arrivati alla fine della loro competenza.
    Collocati fuori dalla realtà sociale dalla loro pochezza e dalla mancanza di conoscenza dei problemi delle Associazione di Volontariato Sanitario,
    Non rendondosi conto che il loro comportamento da mortificando molte persone che spontaneamente offrono le loro prestazioni e competenze per aiutare la collettività in difficoltà.
    VERGOGNA TOSCANA!!!.
    Se continuano a comportarsi da incoscenti certe persone dovranno spiegare agli Aretini il motivo della fine dell’Assistenza Sociale Sanitaria e del servizio di Pronto Soccorso con le conseguenze immaginabili.

  2. Complimenti Consigliere Bardelli. Seguo spesso il mondo della politica territoriale e mi imbatto spesso nelle sue lotte e constatazioni; le condivido tutte. Una sana politica ha necessità di persone piene di coraggio e sani principi; per molti invece la priorità è mantenere sobria la propria immagine, e quindi non fanno niente. Utilizzano la burocrazia come alibi o peggio ancora evitando confronti. Continui così Bardelli.
    Massimo Gervasi

  3. E pensare che “me ne frego!” era una delle rivendicazioni preferite degli avi politici del consigliere Bardelli.

    Il Belli fa il sonetto “Bravo Breda…”, Massimo invece fa i complimenti perché “Una sana politica ha necessità di persone piene di coraggio e sani principi”…non c’è che da sperare che la diversa opinione del Tribunale di Arezzo sul Bardelli sia capovolta in appello…comunque c’è sempre la prescrizione…

    Ma tanto per stare più sul merito della questione mi viene da fare una riflessione: La destra in Italia ha sempre fatto di tutto per favorire l’incremento della privatizzazione della sanità, all’insegna dei tagli si spesa, e continua così, non per niente ha tra le sue file politiche il maggior imprenditore della sanità privata italiana.

    Il PD ha assecondato per decenni questo pensiero dominante.
    E non dico non ci fosse bisogno di razionalizzare un settore dove come in tutti gli altri in Italia si buttavano e rubavano soldi a gogò, e magari si continua ancora a farlo.
    Ma ormai siamo alla negazione dei servizi essenziali.

    La destra asseconda l’idea delle tasse come pizzo e le tasse non piacciono a nessuno, ma non sarà mai possibile avere un servizio sanitario adeguato per tutti se passa un’ideologia che di fatto presenta il miraggio della diminuizione delle imposte, specie per i più forti, e poi magari costringe la gente a riperdere il “cacio” spendendo in cure private(chi può).
    Per cui siamo alle situazioni paradossali, con l’assessore regionale del PD che dopo che il suo partito ha assecondato certe politiche si lamenta di non avere un €.

    E i Bardelli d’Italia che dopo aver fottuto chiagnono sulla Regione che mette in pericolo i servizi essenziali.

    Tutti ad applaudire, mi raccomando!

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Roberto Bardelli
Roberto Bardelli
Il mio nome è Roberto Bardelli, Breda per gli amici, nasco sotto il segno dei Pesci il 10 marzo del 1972. Sposato, con un figlio, per vivere gestisco una stazione di servizio in Arezzo. Nel frattempo seguo la mia minuscola etichetta discografica, la SofficiDischi, Sono impegnato in politica da quando avevo quindici anni. Ho fatto il Consigliere di Circoscrizione, la Giotto, fino a quando sono esistite le Circoscrizioni, e tutt'ora sono Consigliere Comunale a Palazzo dei Priori, Arezzo. Una marea di passioni: la musica, la politica, il Saracino e il Quartiere di Porta Sant'Andrea, l'Arezzo Calcio, la lettura e i libri, gli sport motoristici, il rugby, la scherma, la storia classica e moderna, l'arte in tutte le sue forme, visitare musei, la natura, il pane, il tè la carne alla brace, fare l'amore. Cattolico e Cristiano, sono un inguaribile ottimista, per me il bicchiere è sempre mezzo pieno. Ma soprattutto, ricordarsi che c'è sempre una soluzione! Sempre!
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