La caffeina e le sue azioni

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La caffeina è una sostanza alcaloide naturale rinomata per la sue proprietà stimolanti: viene ingerita prevalentemente sotto forma di caffè, tè, cioccolata.
Uno degli effetti più conosciuti della caffeina è la sua capacità di agire come eccitante in grado di “ritardare” in maniera temporanea la sensazione di fatica, di migliorare i riflessi e la capacità di concentrazione e di avere una blanda azione analgesica.

La caffeina è una molecola (1,3,7 trimetilxantina), capace, anche a concentrazioni molto basse, ad interagire con specifici recettori biologici che regolano la funzionalità del sistema cardiovascolare, endocrino e nervoso.
La caffeina favorisce il rilascio di due ormoni chiamati adrenalina e noradrenalina, dette catecolanime, che favoriscono l’aumento del metabolismo corporeo, della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa e del numero di atti respiratori (aumentando così l’ossigenazione del sangue).
Inoltre la caffeina determina un aumento della sintesi acida a livello gastrico, aumento della diuresi. La caffeina ha la capacità di passare con netta rapidità la barriera emato-encefalica, entrare nel cervello ed agire sui neuroni cerebrali.

Invito chi è in gravidanza o sta allattando al seno il proprio figlio ad astenersi dall’assumere caffè e alimenti contenenti caffeina perché passa attraverso la placenta, pertanto il feto “assume” caffeina, perché passa attraverso il latte materno.
Da evitare !

La caffeina è contenuta:
– Caffè espresso (una tazzina mg 40)
– Caffè solubile (una tazza) mg 95
– Caffè americano (100ml) mg 95-125
– Caffè fatto con moka (35 – 50ml) mg 60-120
– Tè Lipton (una tazza) mg 40
– Cacao (100 g) mg 100
– Red Bull (100 ml) mg 30
– Coca Cola (una lattina) mg 85

Per tutti la dose da non superare è di 300 mg al giorno. Chi è lento nell’eliminare gli effetti della caffeina non deve superare i 200 mg al giorno.
Esiste un gene capace di controllare modalità e tempi di metabolizzare la caffeina.
Chi metabolizza in modo lento la caffeina ha il rischio di un suo accumulo, se assunta con più tazzine durante la giornata andando incontro a sintomi di intossicazione da caffeina.
Il caffè mai a digiuno.
Buona giornata in salute.
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Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.

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