La polizia arresta latitante in A1: doveva scontare 4 mesi in carcere per furto
Ieri sera la Polizia Stradale di Arezzo ha fermato nell’area di servizio dell’A/1 Badia al Pino, un’autovettura con a bordo 5 persone, di cui una risultata poi essere colpita da ordine di carcerazione.
Erano circa le 21.30 quando la pattuglia della Sottosezione di Battifolle ha intercettato una BMW 318D, con targa rumena, su cui viaggiava un’intera famiglia, composta dal padre, madre e dai tre figli, di cui uno maggiorenne.Continua a leggere
Non fornendo chiare indicazioni sullo scopo del viaggio e la presenza in Italia, al fine di svolgere controlli più approfonditi, il gruppo familiare veniva accompagnato presso la vicina Sottosezione.
Attraverso attente verifiche sulle impronte digitali, rilevate alle persone maggiorenni occupanti la vettura, veniva appurato che il figlio maggiorenne, di soli 20 anni, era destinatario di un ordine di cattura emesso dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Roma per l’espiazione di 4 mesi di carcere e 120 € di multa per un furto aggravato commesso a Roma nel novembre 2015.
Il ragazzo, che aveva commesso il reato quando era ancora minorenne, è stato, perciò, condotto presso il Carcere Minorile di Firenze, per scontare la pena inflitta.
Pedofilia tra telegram e WhatsApp, scoperta chat tra adolescenti in Casentino
Le indagini partono da un gruppo whatsapp intercettato grazie alla segnalazione del padre di uno dei membri.
Una chat apparentemente normale per organizzare quello che sarebbe stato il capodanno del 2020 e così nominata: “Capodanno 2020”. Continua a leggere
Il gruppo nato a novembre del 2019 tra adolescenti del Casentino si sarebbe rivelato una chat dell’orrore, sulla scia di molte altre, purtroppo, scoperte dalle Forze di Polizia su tutto il territorio nazionale.
La scoperta grazie al padre di un 14enne che aveva individuato all’interno dello smartphone del figlio il gruppo e, insospettitosi, ne ha aperto i contenuti.
Dal profilo collegato all’utenza di uno dei partecipanti, un coetaneo della vallata, era partito all’indirizzo dell’intero gruppo un video pedopornografico raccapricciante, nel quale c’è un rapporto sessuale promiscuo, tra più bambine e bambini, verosimilmente girato in Sud America.
Sono scattate immediatamente le indagini del Nucleo Operativo della Compagnia di Bibbiena, volte a risalire all’identità dei partecipanti e del protagonista dell’inoltro del video.
Altrettanto immediata la perquisizione del minorenne, nella casa dove vive con i genitori, con il sequestro dello smartphone e altri supporti informatici per le analisi del caso.
I Carabinieri individuano un secondo video pedopornografico inoltrato nella chat insieme ad un altro conservato nella memoria dello smartphone.
L’attività di indagine ha permesso di intercettare in tempo il gruppo Whatsapp gli stessi Carabinieri non escludono che i contenuti illegali, avessero potuto raggiungere un numero indefinito di giovanissimi utilizzatori di smartphone e social, tanto residenti in Casentino, quanto nei territori limitrofi.
Il 14enne è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze che ha competenza distrettuale ed esercita la sua giurisdizione sul territorio corrispondente al Distretto di Corte di Appello di Firenze, per la detenzione e la diffusione del materiale pedopornografico.
I reati contestati hanno riguardato la pornografia minorile e la detenzione di materiale di tale tenore.
Ma la vicenda non si arresta alla chat del capodanno 2020.
I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena hanno ulteriormente approfondito le risultanze investigative emerse, giungendo a quella che può essere tranquillamente definita la quintessenza dell’orrore e della violenza.
Sono stati approfonditi i circuiti relazionali dei minori coinvolti e sono stati individuati ulteriori 3 minori, di età compresa tra i 15 e i 16 anni, tutti residenti nella vallata, a carico dei quali sono scattate ulteriori perquisizioni e sequestri di smartphones e dispositivi informatici.
Sono stati rinvenuti video, oltre che di carattere pedopornografico, anche di natura oltremodo violenta: teste mozzate di uomini e animali, suicidi, mutilazioni, rapporti promiscui e stupri di bambini in un mix raccapricciante che i ragazzini guardavano sugli smartphone come videogiochi.
Le immagini pedopornografiche venivano trasformate anche in stickers, emoticon con le quali rispondere ai messaggi, il che indica come con quanta superficialità i giovanissimi si siano approcciati a questa galassia perversa e violenta.
I contenuti illegali venivano scaricati e reinoltrati dal noto social/piattaforma di comunicazione Telegram, in cui proliferano chat a tema dai titoli indicativi come STUPRO TUA SORELLA.
Il gore è da considerarsi inoltre la nuova frontiera della divulgazione illegale: suicidi, mutilazioni e squartamenti, tanto di persone quanto di animali.
Ancora una volta determinante la sinergia tra genitori particolarmente attenti all’uso della rete e degli smartphone da parte dei giovanissimi.
È proprio grazie alla prima segnalazione di un padre, come sopra ricordato, che i Carabinieri della Compagnia di Bibbiena hanno individuato un circuito relazionale composto da adolescenti che nel tempo si sono approvvigionati di contenuti di natura illegale e che avrebbero diffuso anche sulla famosa chat nata per organizzare il capodanno del 2020.
Trovato alla guida con sette persone a bordo e patente falsa
È stata una pattuglia della Polizia Municipale durante il normale servizio di controllo a individuare in zona Pescaiola un’autovettura in palese sovraccarico a causa di sette persone al suo interno.
Gli agenti hanno così fermato il veicolo e chiesto la patente al conducente.Continua a leggere
Quest’ultimo, un africano residente in Valdarno, oltre a mostrare regolare assicurazione e carta di circolazione, ha poi consegnato una patente di guida del paese di origine sulla cui validità sono sorti subito dubbi.Gli agenti hanno di conseguenza avviato una serie di verifiche a seguito delle quali è emerso che il documento fornito non risultava conforme ai modelli originali del paese di rilascio.
La pattuglia ha proceduto così al sequestro della patente stessa e alla denuncia all’autorità giudiziaria del conducente per falsificazione e utilizzo di documento di guida. Inoltre, al soggetto coinvolto sono state comminate sanzioni amministrative per guida senza patente, per aver circolato trasportando un numero di persone superiori a quelle indicate nella carta di circolazione e per mancata revisione del veicolo.
L’autovettura è stata sottoposta a fermo amministrativo per tre mesi.
Infine, come ulteriore sanzione, è scattata quella per il mancato rispetto della normativa anti-Covid, considerato che la persona stava circolando, in zona arancione e senza alcuna ragione “giustificativa”, al di fuori del territorio del Comune di residenza.
LE NOTIZIE “fuori dal mondo” Trentenne canadese sta modificando il suo aspetto per diventare un drago Il trentenne canadese Joshua Burns, è un artista di strada mangiafuoco,che ha già speso 20.000 dollari per la trasformazione iniziata da quando aveva 19 anni, quando si è fatto tagliare in due la lingua.Continua a leggere
Poi ha continuato intagliandosi squame sulle braccia, si è tatuato i bulbi oculari, si è tagliato i lobi delle orecchie, facendole cucire e dando una forma a punta.
Ha continuato l’opera con una serie di tatuaggi anche sul pene e sulle gengive.
Ossessionato” dai rettili fin da bambino, Burns ha iniziato a lavorare ai carnevali da adolescente, per poi diventare un giocoliere e un artista di strada.
La sua ragazza, Tristan Risk, 40 anni, sostienela sua trasformazione. Leggi tutto l’articolo
In Ecuador reporter rapinato con la pistola in diretta
Ni siquiera podemos trabajar tranquilos, esto ocurrió a las 13:00 de hoy en las afueras del Estadio Monumental. La @PoliciaEcuador se comprometió a dar con estos delincuentes. #Inseguridadpic.twitter.com/OE2KybP0Od
Rapina in diretta, con pistola puntata in faccia, davanti allo stadio Monumental di Guayaquil, in Ecuador.
Vittima loscorso 12 febbraio, il giornalista televisivo Diego Ordinola, che ha poi postato il video di quanto accaduto sul suo profilo Twitter.
Il malvivente a viso coperto, ha minacciato il cronista e il suo cameraman, facendosi consegnare i telefoni cellulari.
Il ladro poi è fuggito, inseguito dai due, che lo hanno ripreso mentre si dileguava con un complice, in sella a uno scooter.
Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente. Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti. Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale. Grazie per il tuo sostegno prezioso. Dona con Paypal