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Arezzo, le notizie di oggi: 30 Giugno

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Incendi, dal 1 luglio vietato accendere fuochi in tutta la regione

Scatta domani, mercoledì 1 luglio, e si concluderà il 31 agosto il periodo a rischio per lo sviluppo e la propagazione di incendi boschivi. Nei due mesi è vietato su tutto il territorio regionale l’abbruciamento di residui vegetali e qualsiasi accensione di fuochi, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno di aree attrezzate.[read more]

L’innovazione nelle attività di prevenzione è fondamentale per fronteggiare i nuovi scenari di incendio boschivo.
Il progetto del Cvt conta di realizzare una rete di webcam per l’immediata localizzazione o per la verifica di una segnalazione di incendio forestale ed è possibile grazie al contributo di quanti acconsentono all’utilizzo delle immagini delle loro telecamere digitali, per una finalità di pubblica utilità a vantaggio di tutti.
Le riprese sono ad una distanza tale da non permettere il riconoscimento dei tratti somatici delle persone e le targhe dei veicoli cosi come previsto dalla vigente normativa sulla protezione dei dati personali.
Le immagini delle webcam sono raccolte nella pagina http://www.cvt-aib.it/progetto-fireweb.

Dall’anno scorso, la Regione Toscana, ha reso disponibile il sistema di previsione degli incendi boschivi in grado di offrire Comune per Comune, giorno dopo giorno, il livello di rischio di sviluppo e di propagazione degli incendi nei boschi grazie ad una scala di colori che va dal verde (basso rischio) al rosso (rischio molto alto), come avviene per le allerte meteo.
Il bollettino, frutto della collaborazione con il Consorzio LaMMA, è visibile all’indirizzo https://geoportale.lamma.rete.toscana.it/bollettino_incendi/index.html e consultabile anche nel sito della Regione Toscana.
L’andamento degli incendi negli ultimi anni
Negli ultimi anni abbiamo assistito alla comparsa di eventi che in molte parti del mondo hanno percorso superfici importanti, causando gravi danni economici e la perdita di numerose vite umane.

L’accumulo di combustibile vegetale, la continuità delle formazioni forestali, l’aumento delle zone di interfaccia urbano-foresta ed il cambiamento climatico accrescono il rischio potenziale per lo sviluppo e la propagazione dei grandi incendi boschivi e favoriscono la contemporaneità di eventi.

Anche le più evolute organizzazioni AIB si sono trovate inermi di fronte a questo tipo di eventi; fenomeni estremi, che non si possono più contrastare con un approccio esclusivamente emergenziale, hanno dimostrato che la lotta attiva è una risposta, ma non la soluzione del problema.
Anche in Toscana, in particolare nel 2012, 2017 e 2018, l’andamento degli incendi ha impegnato severamente l’Organizzazione regionale AIB. Sempre più spesso si è operato in condizioni di simultaneità di eventi oppure su incendi caratterizzati da alte velocità ed elevate intensità, frequentemente in aree di interfaccia urbano-foresta.

Nel 2019, invece, sono stati gli incendi del periodo invernale a impegnare maggiormente le squadre antincendi boschivi e la flotta aerea del sistema regionale AIB come non accadeva da tempo. A livello statistico il primo semestre del 2019 si è chiuso con un totale di 208 incendi forestali che hanno percorso una superficie boscata pari addirittura a quasi 1.400 ettari: un dato nettamente superiore alla media di circa 265 ettari registrata nello stesso periodo nell’ultimo decennio.

Statistica 2020
Quest’anno fortunatamente non si sono ripresentate le condizioni climatiche che hanno favorito la propagazione di incendi boschivi nei mesi di febbraio, marzo e aprile del 2019c, caratterizzati da bassa umidità e forti venti di grecale, nonostante il favore del clima nel primo semestre 2020 si è comunque registrato un numero importante di eventi, 101, che in totale hanno percorso una superficie boscata di circa 60 ettari, molto inferiore alle medie del periodo.

Le province più colpite
La provincia interessata dagli eventi più rilevanti nel primo semestre 2020 è stata quella di Lucca, seguita da Massa Carrara e Arezzo.

Come funziona l’Organizzazione regionale AIB
La lotta attiva è coordinata operativamente da una Sala regionale (SOUP) e da 7 Centri operativi provinciali (COP AIB) attivi nei mesi di luglio e agosto con orario 8-20.
La direzione delle operazioni di spegnimento è svolta da 180 tecnici di Regione Toscana e degli Enti competenti.
La segnalazione di incendi boschivi può partire da strutture del servizio antincendi boschivi o da cittadini tramite il numero verde 800425425 della Regione Toscana o il 115 dei Vigili del Fuoco; le chiamate sono poi indirizzate ai COP o alla SOUP, in relazione ai rispettivi periodi e orari operativi.

Sul territorio sono impegnate Unioni di Comuni, Città metropolitana di Firenze, Comuni ed Enti Parco regionali, che organizzano squadre operative costituite da circa 450 operai forestali idonei all’AIB, ai quali si affiancano le Associazioni di volontariato AIB che in Toscana riuniscono circa 4.200 volontari, tra i soci del Coordinamento Volontariato Toscano e di Croce Rossa Italiana.

Complessivamente la struttura regionale dispone di circa 600 mezzi, tra fuoristrada e autobotti, allestiti per gli interventi di spegnimento e per il controllo del territorio. Inoltre la Giunta regionale tramite gara di appalto, mette a disposizione elicotteri AIB per il supporto alle forze terrestri nello spegnimento degli incendi boschivi. Il contratto prevede uno schieramento variabile in relazione alle condizioni di rischio che va da un minimo di un elicottero a un massimo di dieci, nello schieramento estivo.
Strutture di Coordinamento della lotta attiva
• SOUP (Sala operativa unificata permanente)
• 7 COP AIB (Centri operativi provinciali)
• 180 DO AIB (Direzione operazioni spegnimento)
Componente terrestre
• 450 Operai forestali
• 4.200 Volontari
• 600 mezzi operativi (circa 470 leggeri e 130 pesanti)
Componente aerea
• 10 elicotteri regionali
Centro regionale AIB La Pineta di Tocchi
Prosegue il lavoro per rafforzare l’organizzazione dei servizi di lotta attiva, in particolare per garantire un adeguato livello tecnico e assicurare lo svolgimento in piena sicurezza delle operazioni di spegnimento. Presso il Centro regionale AIB La Pineta di Tocchi, a Monticiano (Siena), viene effettuato l’addestramento e l’aggiornamento di tutto il personale AIB, con il coinvolgimento annuale di circa 1.300 operatori antincendi boschivi.

Il Centro è la struttura di riferimento per la specializzazione di alcune figure tecniche quali direttori delle operazioni, analisti, logisti, gruppi addetti all’uso del fuoco (GAUF) che rispondono alla necessità di rafforzare la specificità tecnica del personale impegnato ad affrontare incendi boschivi sempre più complessi.

Attraverso il Centro si sono anche sviluppate le linee di indirizzo relative all’attività di prevenzione AIB definite dal Piano operativo: piani specifici di prevenzione, uso del fuoco prescritto, Comunità antincendi boschivi, vale a dire comunità di cittadini che sul modello statunitense delle Fire Wise Community partecipano insieme agli Enti pubblici alla condivisione del rischio incendi boschivi.[/read]

Comune di Arezzo: variazione bilancio e piano opere pubbliche

Il consiglio comunale ha approvato l’assestamento generale di bilancio, la modifica al regolamento della tassa sui rifiuti (Tari) e la variazione del programma triennale dei lavori pubblici 2020/2022.[read more]
A causa dell’emergenza Covid, il Comune ha assorbito una lunga serie di minori entrate, per un totale di 6 milioni e 481mila euro, che vanno dall’Imu (- 2 milioni e 803mila euro) alla Cosap (- 831mila euro), dalle rette (- 902mila euro) alla tassa di soggiorno (- 250mila euro), dalle sanzioni al codice della strada (- 690mila euro) ai diritti sulle affissioni pubblicitarie (- 220mila euro).
Risorse aggiuntive, per un totale di 4 milioni e 251mila euro, sono state reperite grazie a trasferimenti erariali, donazioni private e risparmi a seguito di rinegoziazione dei mutui con la cassa dei depositi e prestiti.
L’amministrazione, per fare fronte all’emergenza, ha messo a bilancio 3 milioni e 485mila euro per rimborsi, spese di sanificazione, acquisto di prodotti sanitari, bonus emergenza alimentare, bonus turismo e cultura, bonus associazioni sportive, bonus case popolari e progetti di coesione sociale.

Inoltre, sempre per l’emergenza Covid, è stata ridotta del 50% la parte variabile della Tari, con l’intento di sostenere le attività economiche più in sofferenza. Questa riduzione è stata finanziata con uno stanziamento di 650mila euro. Per il 2020 resteranno in vigore le tariffe Tari del 2019.

Per quanto riguarda il programma dei lavori pubblici, la variazione principale riguarda le modifiche al finanziamento di alcune opere che accederanno a contribuzione regionale e ministeriale. Si tratta della realizzazione di un percorso aretino dei cammini di Francesco, all’ingresso della Fortezza (importo di 269mila euro); degli interventi di manutenzione straordinaria, legati agli adeguamenti anti incendio, alla scuola media IV novembre (importo di 120mila euro); degli interventi di manutenzione straordinaria alle facciate e agli infissi della scuola elementare e materna di Indicatore (importo di 195mila euro).[/read]

Il sindaco Ghinelli in consiglio comunale: su Coingas, Multiservizi ed Estra

“Così come ho fatto il 19 luglio del 2019 e il 21 gennaio 2020, anche oggi intendo dare informazioni per tramite di questo Consiglio Comunale, alla Città, circa gli sviluppi della inchiesta che interessa alcune persone, tra le quali la mia. Una doverosa considerazione preliminare circa l’opportunità di trasferire in quest’aula il dibattito sulle indagini mi spinge a dirvi con grande chiarezza che no, non intendo lasciare che il Consiglio Comunale divenga l’aula nella quale si svolge un “processo di piazza”. [read more]
L’unica sede per entrare nel merito di vicende oggetto di indagine è il palazzo di giustizia .

E non dubito che voi comprendiate perfettamente la correttezza della mia posizione, posto che è né più né meno la vostra.
Infatti, sulle recenti e clamorose indagini per turbativa d’asta che vedono indagato, fra gli altri, l’attuale governatore Rossi, leggo ‘PD: ‘ROSSI HA SPIEGATO E CHIARIRA’ ANCHE NELLE SEDI OPPORTUNE.
NOI GARANTISTI’ così la SEGRETERIA REGIONALE DEL PD TOSCANA per bocca di VALERIO FABIANI.

Per la verità il PD ha dimostrato di non essere garantista solo nel corso delle indagini, ma finanche nel caso in cui un proprio sindaco, e che sindaco, riporti una condanna penale – non definitiva – per il reato di falso.
Mi riferisco, come avrete capito – o forse no che di vostri esponenti attuali indagati ne avete a decine – alla vicenda del Sindaco Sala, a cui il PD subito dopo la condanna penale comminata, non ha mancato di confermare il proprio pieno sostegno a prescindere. ‘ NEL RISPETTO DELL’OPERATO DELLA MAGISTRATURA CONFERMO LA STIMA PER L’UOMO E PER IL SINDACO BEPPE SALA’, queste le dichiarazioni di VINICIO PELUFFO, SEGRETARIO REGIONALE DEL PD LOMBARDO.

Per non parlare dei 5stelle, che non solo a fronte del rinvio a giudizio della sindaca capitolina non ebbero a chiedere le dimissioni, ma arrivarono a modificare il loro codice etico per evitare che ciò potesse accadere!
E fecero bene a sostenere con convinzione il loro sindaco, visto l’esito di quel processo, tramutato dalla politica e da certi media in processo di piazza: assoluzione per la Raggi perché il fatto non sussiste!

Ciò che, sia chiaro, fa onore ad entrambi i partiti, è segno di maturità, ma allora se siete diventati garantisti, siatelo a corrente continua, non solo al bisogno!

Non di meno, intendo confermare e ribadire ai cittadini tutti la mia posizione sulle vicende oggetto di indagine (che per comodità chiamerò vicenda Estra, vicenda Amendola-Breda, vicenda consulenze Coingas)

Vicenda Estra
La nomina di Francesco Macrì alla presidenza di Estra risale a molti anni fa.
La legittimità di questa nomina da un punto di vista giuridico, che di ciò si discute, fu avallata, per quanto a mia conoscenza, dal parere di un autorevole legale di Torino, della cui serietà non è dato discutere e non discute la Procura stessa, che non lo ha né indagato né sentito come persona informata di alcunché di men che lecito.
Tutto peraltro è avvenuto alla luce del sole, con Coingas che si pone il tema giuridico, chiede ed ottiene un parere legale totalmente favorevole alla conferibilità dell’incarico, che non lasciava spazio a dubbi e perplessità, ed anche sulla scorta di tale parere indica Macrì per il ruolo di consigliere di Estra.

Non solo, andatevi a rileggere il verbale della seduta del consiglio comunale del 22 settembre 2016 nella quale il tema fu oggetto di ampia e puntuale discussione e l’assessore alle partecipate illustrò le ragioni a sostegno della piena legittimità della nomina.
Nomina, quella di Macrì, peraltro consacrata con il favore politico, più volte ripetuto, di molti sindaci del territorio, non solo aretino e ovviamente non solo ascrivibili al centro destra.
Non entro nel merito della tesi dell’accusa perché non mi compete, perché la rispetto, e perché non è questa la sede, ma sottolineo una incongruità temporale circa il presunto errore di un fatto politico noto a tutti risalente a ormai 4 anni fa.
Che Francesco Macrì fosse un consigliere comunale e che Francesco Macrì fosse presidente di Estra è fatto noto ed evidente fin dall’inizio di questa vicenda, la regolarità della designazione era stata al centro di un consiglio comunale e allora scusate ma parliamo oggi di una questione che per quattro anni è stata di dominio pubblico senza che nessuno abbia alzato un dito.

I sindaci che, nelle assemblee di Coingas del 27 Aprile 2020 e più recentemente del 12 Maggio 2020, attenzione alle date, ho detto 12 Maggio 2020 cioè un mese fa, hanno confermato la fiducia a Francesco Macrì quale presidente di Estra, erano tutti concentrati in altro quando hanno votato, oppure hanno valutato che quella nomina, correttamente effettuata, alla fine aveva dato all’intera provincia di Arezzo un Presidente in Estra, che aveva fatto l’interesse dei loro comuni, amministrati ripeto da sindaci che non sono riferibili all’area politica alla quale appartengo io e alla quale appartiene Francesco Macrì?
Parlo dei sindaci (o loro rappresentanti) di: (oltre al Comune di Arezzo), Civitella in Val di Chiana, Foiano, Monte San Savino, Lucignano, Pratovecchio Stia, Marciano della Chiana, Talla, Sansepolcro, Cortona, Bibbiena, Castiglion Fiorentino, Anghiari, Subbiano, Castiglion Fibocchi.

Vicenda Amendola-Breda

Ho già ampiamente riferito sulla mia condotta nella seduta del 21 gennaio 2020
Non posso quindi che ribadire che la nomina di Luca Amendola fa parte di una indicazione legittima fatta al Sindaco da uno dei partiti di maggioranza.
Per la sostituzione dei presidenti di partecipate nominati dal Sindaco precedente ed espressione della sinistra aretina, al mio insediamento seguì, come di prassi, il suggerimento di alcuni nominativi.
Luca Amendola non aveva affatto necessità di essere sostenuto da nessun consigliere comunale, Bardelli compreso, perché la sua professionalità, le sue qualità, e le sue caratteristiche mi erano state ampiamente sottolineate da un partito di maggioranza.
Quanto a me, lasciamo che a parlare siano i fatti.

Così come Bardelli è stato ininfluente sulla nomina di Amendola, analogamente dopo il suo sfogo, con sicuro disappunto del Bardelli, ho prima promosso Amendola ad Amministratore Unico e poi, in tempi recenti, l’ho riconfermato alla guida di Multiservizi.
Il dato politico è che la nomina di Luca Amendola è sempre rimasta totalmente slegata, per quanto mi riguarda, sia prima che dopo, dalla vicenda personale del consigliere Bardelli e ciò, come detto, è provato dai fatti; altra cosa è il dato umano che mi vede convinto del fatto che sia buona cosa non girarsi dall’altra parte ed aiutare un amico quando si può; ciò che non fa parte delle mie considerazioni di Sindaco, ma fa parte delle mie considerazioni di uomo.
E Roberto Bardelli vi potrà confermare che anche io almeno in una occasione lo ho aiutato economicamente, come tra amici si fa, perlomeno nel mio mondo.

Vicenda Coingas
Anche su tale questione sono già intervenuto nella seduta del 19 luglio 2019.
In questa sede non posso quindi che ribadire che il solo mio interesse era allora che il bilancio di Coingas fosse valutato dai revisori dei conti per poi essere portato in approvazione all’assemblea dei Sindaci, e ciò perché questo è il percorso corretto, ma anche perché approvare quel bilancio significava attribuire a tutti i Comuni dei proventi utili a dare servizi ai cittadini.

Oggi, su questa questione, parlo con più libertà e anche con più ragione, perché, a differenza di qualche mese fa, quel bilancio è stato approvato, e grazie a quel bilancio approvato, tutti i Comuni hanno avuto risorse aggiuntive per i propri bilanci.

Ecco allora, che il mio doveroso interessamento era volto unicamente ad ottenere che i sindaci, in scienza e coscienza, esprimessero un parere, che poteva essere positivo o negativo: ma un parere doveva esserci, poiché la mancanza del parere bloccava il percorso di correttezza amministrativa di approvazione del bilancio.

Io ho il preciso dovere verso i cittadini di esigere che un revisore dei conti faccia il revisore dei conti, ho il dovere di chiedere che si dica un si o un no, ho il dovere di adoperarmi affinché quel bilancio sia portato in assemblea, per sbloccare i proventi che spettano alla mia città e trasformarli in servizi ai cittadini.
Il mio fastidio nei confronti dei revisori era tutto qui: il loro non saper dire ciò che avevano il dovere di saper dire, si trasformava nella negazione di risorse per i miei cittadini.

Altra cosa è sapere se le consulenze meritavano le retribuzioni che sono state erogate, ciò che è anche mio preciso interesse conoscere, perché ogni risorsa indebitamente stornata è una risorsa negata alla mia città.
Per questo fu ritenuto di acquisire il parere di uno specchiato professionista, di cui tutti voi conoscete l’onestà, non un mio amico fidato per capirsi, ma l’avvocato amministrativista di riferimento per decenni del Comune di Arezzo; per questo ho richiesto espressamente all’assemblea di Coingas del 9 Settembre 2019, cioè dopo l’approvazione del bilancio, se gli incarichi di cui tanto si è parlato, erano stati affidati correttamente oppure no, e quindi se dovessero essere considerati nulli oppure no.

In chiusura, una considerazione finale, che ogni persona che siede in quest’aula, dotata di onestà intellettuale non può che condividere.
Il gergo che si usa quando si è tra persone, non è togato, e quindi ciò che conta sono le cose che si dicono nella sostanza e soprattutto la conseguenza dei fatti, e non una licenziosità verbale che rappresenta il normale modo di esprimersi fuori da contesti ufficiali.
Io non mi vergogno di aver dato udienza con spontaneità e affetto ed aver dimostrato vicinanza umana ad una persona in difficoltà, non mi vergogno di essermi adoperato perché il bilancio di Coingas fosse finalmente portato in assemblea, non mi vergogno nell’aver fatto considerazioni anche colorite, che in quei contesti erano del tutto legittime e nulla rappresentano se non l’approccio schietto e diretto con il quale sono solito rivolgermi alle persone che ho intorno; certo, a comportarsi in modo pilatesco e cinico ci si espone meno e si campa molto meglio, ma questa è forse la natura di altri, io non sono fatto così, i cittadini lo sanno e i tanti attestati di stima e solidarietà di questi giorni mi confortano e spingono a proseguire con ancor più determinazione per il bene della nostra amata città.

Rendo conto alla mia città e vi assicuro che da parte mia il livello del dibattito politico, quello vero, rimarrà incentrato nel rispetto delle cose vere e non mi farò trascinare in una arena dove vince chi sporca di più.
Perché effettivamente, se questa dovesse essere l’intenzione di qualcuno, non mi si troverà in questa partita né come protagonista né come comprimario.
Per me e per la mia maggioranza contano le cose fatte, le cose accadute, i risultati raggiunti, gli obiettivi centrati.

Il resto è certamente oggetto di legittima indagine e sono profondamente convinto che dinanzi a tutto questo materiale la magistratura abbia il pieno dovere di indagare, così come la politica deve avere il pieno diritto alla propria dignità che sta non nell’indagare ma nel chiedersi perché oggi essere sindaco può portare a vivere una circostanza nella quale qualcheduno si arroga il diritto di rubarti parole e considerazioni ininfluenti, ma a modo loro imbarazzanti, non foss’altro per la forma dialettale usata. Se oggi qualcuno volesse ragionare su quali sono gli elementi che portano all’antipolitica e alla paura che i cittadini hanno di impegnarsi in politica, io credo che la storia di un sindaco qualunque, di una qualunque città, di una qualunque provincia di Italia, registrato di nascosto per anni, sia un caso di scuola molto rilevante.[/read]

Screening sui pipistrelli in città

Uno screening sui pipistrelli ad Arezzo scatterà domani in una zona della città, quando i ricercatori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie eseguiranno un prelievo-cattura di mammiferi vivi presenti in una colonia.
Lo ha annunciato stamani il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, durante la seduta del Consiglio comunale.

Giovane denunciato per furto di cosmetici al supermercato

Un ragazzo ventenne,originario del Marocco, residente a Sansepolcro, è stato identificato e denunciato da parte dei Carabinieri per furto di cosmetici in un noto supermercato del comune biturgense.
I militari di Sansepolcro, dopo aver visionato i filmati del sistema di videosorveglianza sono riusciti a risalire all’identità del giovane, perché già conosciuto per precedenti specifici.
I Carabinieri hanno poi effettuato una perquisizione domiciliare presso l’abitazione del ragazzo, rinvenendo gran parte della refurtiva, riconsegnata poi al direttore dell’esercizio commerciale.

Cane morde ciclista denunciato il proprietario

I Carabinieri del comando Stazione di Anghiari hanno deferito in stato di libertà il proprietario di un cane di grossa taglia per aver assalito e azzannato un passante in bicicletta.
Il padrone dell’animale, avendolo lasciato libero e incustodito, dovrà rispondere del reato di lesioni personali colpose, la vittima ha riportato ferite al alla gamba, all’altezza del polpaccio, giudicate guaribili dal pronto soccorso di Sansepolcro in sette giorni.

Colonie feline nel territorio comunale, interrogazione di Rossi e Cornacchini
“La Asl deve potenziare il servizio di sterilizzazione e ridurre il sovrappopolamento
Risposte incoraggianti dall’assessore Sacchetti anche sulle raccolte alimentari”

“Da qualche tempo le sterilizzazioni operate dalla ASL – spiega Angelo Rossi – sono passate da tre volte a settimana a una sola, con una riduzione drastica del numero di sterilizzazioni eseguite.
La conseguenza diretta di tale riduzione del servizio è che ha prodotto una moltiplicazione della popolazione felina nelle 85 colonie comunali, che hanno raggiunto ormai livelli di grave sovrannumero, con evidenti rischi anche sanitari per la popolazione felina e non. [read more]
E la situazione è destinata ad aggravarsi con una crescita esponenziale del numero di felini visto che la Asl, a causa dello stop dovuto al lockdown, sta concedendo gli appuntamenti per le richieste di sterilizzazione inoltrate oggi, che siamo a giugno, soltanto a ottobre e oltre.
A questo si aggiunge, è notizia di questi giorni, che ad Arezzo è stato riscontrato in un gatto il Lyssavirus, un virus molto raro (il secondo caso al mondo) e pericoloso, e che già ci ha posto al centro dell’attenzione del ministero della sanità e delle autorità sanitarie competenti, oltre che ad ordinanze del sindaco stesso.
E’ quindi un motivo ulteriore per evitare una pericolosa sovrappopolazione nelle nostre colonie feline.
Abbiamo chiesto se non sia opportuno che il Comune richieda alla ASL di ripristinare il servizio di sterilizzazioni nei termini in cui era svolto in precedenza e contestualmente di avviare una “sterilizzazione straordinaria” tesa a ridurre immediatamente il sovrappopolamento delle colonie feline comunali prima che queste rappresentino un problema sanitario”.

“A ciò si aggiunge la situazione emergenziale relativamente agli approvvigionamenti di cibo nelle colonie feline” dichiara Meri Stella Cornacchini. “Fino a non molto tempo fa infatti l’Enpa si occupava attraverso raccolte alimentari di distribuire il cibo alle gattare che si occupano direttamente delle colonie feline comunali, ma da circa un paio d’anni questo non avviene più, lasciando così integralmente sulle spalle delle gattare il peso di sfamare le 85 colonie comunali, e in tempi di grave crisi economica dovuta al Covid e di sovrappopolazione delle colonie stesse, questo sta diventando per loro un peso insostenibile.
Quindi abbiamo chiesto se non sia necessario che il Comune di Arezzo si adoperi per incentivare direttamente o indirettamente raccolte alimentari per garantire l’approvvigionamento di cibo per le colonie feline comunali”.

“Le risposte che ci ha fornito l’assessore” conclude Rossi “ci hanno soddisfatto perché il comune sta interagendo con la USL per un ripristino a pieno ritmo del servizio sterilizzazioni e si impegna a una sterilizzazione straordinaria attraverso uno stanziamento di 8.000 euro.
Quanto invece al problema di approvvigionamento alimentare per chi opera gestendo le colonie feline, inviterà l’ENPA a effettuare raccolte alimentari a tale scopo, venendo così incontro a quelle che erano le nostre richieste”.
“Annuncio che Arezzo nel Cuore” – conclude Cornacchini – “già dalla prossima settimana si impegnerà in una raccolta alimentare per aiutare tutte le gattare di Arezzo che si trovano in difficoltà”.[/read]


Infezione rabida da Lyssavirus, interdetto l’accesso al tombamento del torrente Castro

L’ordinanza firmata ieri sera dal sindaco Ghinelli con decorrenza immediata

Il sindaco Alessandro Ghinelli ha firmato ieri sera un’ordinanza con cui è stato interdetto al pubblico l’accesso al tombamento del torrente Castro individuato, in entrata, su Largo Inigo Campioni e, in uscita, su via Carlo Alberto Dalla Chiesa. [read more]
Il provvedimento, che ha decorrenza immediata fino a nuova ordinanza di revoca, si è reso necessario dopo la nota del dipartimento di prevenzione di sanità pubblica veterinaria della Asl e dopo le prime misure di prevenzione e di contenimento dell’infezione rabida da Lyssavirus, messe a punto dal neo costituito gruppo di lavoro.
In tale contesto, e per scongiurare il rischio di esposizione delle persone derivante dal contatto con animali domestici e selvatici potenzialmente infetti, è stato ritenuto indispensabile interdire l’accesso al tombamento del torrente Castro.[/read]

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