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mercoledì, Aprile 3, 2024
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Da Jim Morrison ad Abelardo ed Eloisa

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Ci sono cose che succedono all’improvviso per uno strano caso del destino.
Costretto, come tutti, in casa ho rovistato nella libreria e tra i tanti libri ho ripreso in mano “Il cimitero di Jim Morrison” che racconta la storia di uno dei più famosi cimiteri al mondo il Père-Lachaise di Parigi.

Ho conosciuto questo luogo oltre 15 anni fa mentre organizzavo un viaggio nella capitale francese. Due coppie, io e mia moglie insieme a sua sorella con il marito il responsabile di questa mia “passione”.
Cultore dei Doors, mio cognato, mi impone di inserire tra le mete da visitare il cimitero dove è sepolto il suo idolo Jim Morrison.
Io sono riluttante ma non mi tiro indietro.
Mai avevo organizzato un viaggio inserendo un cimitero tra le “meraviglie” da visitare.
E poi di Jim Morrison conoscevo, e conosco molto poco.

Digito il nome del cimitero solo per sapere quale linea del metrò ci arriva ma, con mio grande stupore, mi si apre un mondo a me ignoto.
Il Père-Lachaise non è solo il cimitero del famoso cantante.
E’ un luogo con una sua storia molto particolare.
Fu fatto costruire da Napoleone in seguito in ottemperanza di una legge che proibiva le sepolture in città.
Pochi però erano coloro che vi venivano sepolti ed allora Bonaparte ebbe l’idea di farvi portare le salme di personaggi famosi.

La vanità ci segue anche nell’aldilà e la possibilità di riposare dopo la morte vicino a personaggi famosi fece di questo cimitero uno dei più ambiti.
Oggi accoglie oltre 3 milioni di visitatori all’anno in gran parte attirati proprio dal leader dei Doors.
La bellezza del luogo, la sua storia, i suoi monumenti funebri vere e proprie opere d’arte i personaggi che vi sono sepolti con le loro storie più o meno celebri creano una atmosfera particolare.

Si cammina tra Chopin ed Oscar Wilde, Rossini e Bizet, Camille Pissarro, Apollinaire, Delacroix, Modigliani, Yves Montand, Gobetti e Bellini, la Callas, Edith Piaf o Proust.
Fino ad Abelardo ed Eloisa la cui storia, che risale a mille anni fa, già conoscevo.
Da qui è nata la mia curiosità, il mio interesse per questi luoghi.
I piccoli cimiteri di campagna della slovacchia che assomigliano a minuscoli giardini, quello di Salisburgo con le sue grotte.

E sempre a Parigi una meta poco frequentata è la chiesa di Saint Denise dove sono seppelliti, con pochissime eccezioni, tutti i Re di Francia.

Camminare tra quelle navate è ripercorrere la storia della Francia dal X secolo sino alla Rivoluzione.
Ogni volta che visito uno di questi luoghi ne esco arricchito anche perché la mia innata curiosità mi invita ad effettuare approfondimenti su questo o quell’altro personaggio riprendere in anno un libro o una rivista di storia.

Grazie a mio cognato che è appassionato dei Doors e di Jim Morrison.

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Marco Rosati
Marco Rosati
Prediligo chi pone e si fa domande ed ho terrore di chi ha solo certezze. Non riesco a saziare la mia curiosità. Mi ritengo un “giovane con esperienza” ma, quando ero adolescente, consideravo coloro che oggi sarebbero miei coetanei “vecchi matusalemme”. Ho fatto studi tecnici ma sono appassionato di storia e delle materie umanistiche in genere. Insomma sono un po’ (eufemismo?) complesso.

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