
Il comune di Foiano della Chiana fa i migliori auguri per i suoi 100 anni alla nostra concittadina Vilma”. Batti

15 dei 24 casi sono alla Esa di Montevarchi e in quella di Bucine.
Tre i casi nel capoluogo, venti nel Valdarno e uno in Casentino: tranne che in un solo caso sono tutti al proprio domicilio.
Una prima buona notizia viene da Agazzi: i primi trenta tamponi sono negativi, anche se sono un centinaio quelli in corso analisi.
Arezzo
– donna di 45 anni
– donna di 72 anni
– uomo di 47Casentino
– donna di 67 anni-Valdarno
– uomo di 21 anni
– donna di 48 anni
– donna di 64 anni
– uomo di 69 anni
– donna di 72 anni
– uomo di 81 anni
– donna di 84 anni, ricoverata in malattie infettive ad Arezzo
– donna di 86 anni
– donna di 92 anni
– donna di 92 anni
– una donna extra.area Usl
– uomo di 76 anni
– uomo di 75 anni
– donna di 85 anni
– donna di 85 anni
– donna di 96 anni
– donna di 93 anni
– donna di 93 anni
– donna di 20 anni
– donna di 98 anni
Coronavirus: l’ex presidente della Sangiovannese Ivo Giorgi, ospite della Rsa, muore nella notte al San Donato

Era uno dei due anziani di Bucine che erano stati portati in gravi condizioni ad Arezzo dal piano zero della struttura.

I Carabinieri hanno ricostruito vari episodi di minacce, violenze e maltrattamenti subite dalla donna,sessantenne, nel corso degli ultimi mesi di convivenza con l’uomo.
Gli episodi violenti sono poi aumentati di intensità quando la vittima ha scoperto che il compagno le nascondeva una relazione extraconiugale, situazione da cui sarebbe nato l’ennesimo diverbio durante il quale la donna sarebbe stata anche minacciata di morte.
L’uomo è stato quindi denunciato alla Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Ciclista aggredito da due cani, il proprietario denunciato dai carabinieri
Un ciclista quarantaseienne è stato vittima di un’aggressione da parte di due cani di grossa taglia mentre, lo scorso febbraio, si trovava a bordo della sua bicicletta in una frazione del comune di Anghiari.
I due animali dopo averlo assalito hanno morso l’uomo alle gambe procurandogli delle profonde ferite all’altezza dei polpacci.
I Carabinieri del Comando Stazione di Sansepolcro, dopo aver svolto accurate indagini, sono risaliti all’identità del proprietario dei due molossi: si tratta di un cittadino americano classe ’42, residente in Valtiberina. Quest’ultimo in modo irresponsabile aveva tenuto liberi e incustoditi i due animali ed è stato per questo denunciato per lesioni personali colpose; possedere un cane, infatti, comporta anche fare attenzione a che non si renda responsabile di condotte che possano arrecare danno ad altri: il proprietario di un animale deve adottare ogni cautela per evitare e prevenire possibili aggressioni a terzi, custodendolo sempre anche in zone di campagna. Per il ciclista aggredito la disavventura si è conclusa con 6 giorni di prognosi.

Le precedenti 695 denunce penali per inosservanza dei provvedimenti delle autorità ora depenalizzate, saranno convertite in multe.
La Polizia Municipale ha controllato 110 persone che hanno presentato 80 autocertificazioni, quattro non sono state ritenute sufficientemente valide quindi sono state elevate quattro sanzioni amministrative.
Via smottamenti e tane dal Vingone
Sulla riva sinistra del Vingone, in un’area di Arezzo caratterizzata dalla presenza di diverse abitazioni e costeggiata dalla strada comunale della Sella, l’opera idraulica versava in pessime condizioni.
Con un intervento da quindici mila euro e operai al lavoro anche in tempi di Coronavirus, il Consorzio 2 Alto Valdarno in poco tempo è riuscito a ripristinare la completa stabilità e la funzionalità della struttura di contenimento.
Nel corso dei lavori sono state potate alcune querce che hanno così riconquistato la necessaria stabilità. Tre piante sono state rimosse per ragioni di sicurezza: un paio infatti insistevano sull’area interessata dalle tane; la terza si presentava pericolosamente ricurva verso l’alveo.
Rimossi franamenti, sovrapposizioni e cunicoli, ora l’argine risulta irrobustito e compattato, pronto a svolgere la sua importante funzione di contenimento.
Lo ha annunciato il sindaco Silvia Chiassai Martini, che ha ricevuto un aggiornamento nel pomeriggio.
Sono stati effettuati 116 tamponi, risultano 22 contagiati tra ospiti e operatori.
La sindaca di Montevarchi ha inviato una lettera al Governatore della Toscana Enrico Rossi.
“Anche a Montevarchi scrive il sindaco si è diffuso drammaticamente il contagio nella casa di riposo, con ben 17 contagiati che rappresentano un primo riscontro e stiamo aspettando la riposta su altri 50 tamponi effettuati, tra ospiti e operatori.Come pensa la Regione di tutelare i nostri anziani e operatori, e inconcepibile che non si faccia prevenzione.
Quando il Covid entra in un luogo abitato da persone fragili è chiaro il forte rischio di contagio e non solo, quello che è accaduto a Bucine non ci ha insegnato nulla?
Se ci fosse un nostro familiare in una struttura forse capiremmo come si possono sentire i parenti”.È vergognoso che chi ha l’onore di occuparsi della salute di tutti i cittadini della Regione ed, in questo momento più che mai, della sicurezza degli operatori sanitari, ritenga non necessario verificare lo stato di salute facendo i tamponi e non dotando gli operatori del 118 ed il servizio di pronto soccorso dell’utilizzo delle mascherine FFP2- FFP3.Secondo il Presidente, chi dovrebbe essere degno di ricevere dalla regione delle mascherine FFP3 se non chi si espone in prima linea a rischio del contagio?
Si dimostra così una totale cecità nel rendersi conto dei pericoli reali che da settimane gli operatori sanitari stanno correndo”.
“Non è bastato il numero altissimo di malati che si sono registrati nella nostra provincia legati agli operatori negli ospedali, nei distretti e nelle RSA e tutti i contagi che da essi ne sono seguiti a familiari e a persone fragili?.Questo è un comportamento irresponsabile che ha già provocato troppi casi positivi e purtroppo decessi.
Sono passate due settimane dall’annuncio tramite le reti nazionali dei tamponi a tappeto e non è stato fatto niente, si è annunciato sui giornali l’arrivo di mascherine che gli operatori della Gruccia non hanno mai visto.
Non siamo in campagna elettorale, quando un Governatore fa un comunicato di tale importanza ci si aspetta che alle parole seguano subito i fatti, cosa si aspetta di chiudere i reparti e le RSA?”.“Come Sindaco mi sento responsabile della salute dei miei concittadini e pretendo che chi gestisce da 15 anni la sanità regionale si assuma la responsabilità di mettere in atto tutte le possibili azioni di prevenzione che a distanza di un mese in Toscana non sono assolutamente partite.
Nonostante l’esperienza pregressa del Nord non siamo riusciti a garantire né i presidi di sicurezza, né i tamponi ma scommetto che in Regione sono stati fatti!Chiediamo ai cittadini di stare a casa; il Paese si ferma per contenere il fenomeno ed evitare i contagi e poi non mettiamo in sicurezza gli operatori sanitari.
Continuiamo a chiamarli eroi, ma lo sono perché stanno in prima linea a fronteggiare la sofferenza e le malattie delle persone più deboli non devono essere eroi perché disperati elemosinano delle protezioni che dovrebbero spettare di diritto”.
“Perché la Regione Toscana non vuole fare i tamponi agli operatori sanitari, forse non vuol far emergere il numero reale di casi positivi?
Come responsabile della salute dei miei cittadini chiedo che la Regione si impegni a fornire all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia, che la stessa ha riconosciuto di presidio di primo livello, come Arezzo, di un macchinario per effettuare i tamponi in tutta la nostra vallata a partire dagli operatori sanitari dell’ospedale, dei distretti, delle RSA.