TARI: perchè agli aretini non è concessa la riduzione del 20% ?

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Alberto Merelli

Si scrive TARI ma si legge spazzatura.
Il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.

La spiegazione non fa una piega ed è giusto che il “servizio” volutamente virgolettato sia finanziato anche dai cittadini ma quando, appunto, esso è davvero un servizio.

In questi giorni gli aretini stanno ricevendo una delle due cartelle annuali proprio di questo tributo il quale, di anno in anno, è lievitato a dismisura ed è diventato per le famiglie un vero e proprio salasso.

I dati ci raccontano che l’evasione Tari nel 2022 è salita a quota 4.300.000 euro e la contromisura del Comune qual è stata?
Ovviamente rincaro del 2.26% per il 2023.

Facile amministrare così!!

Ma questo non è tutto perché, capita anche che, invece di venire incontro al cittadino e di trovare soluzioni meno gravose visto anche il momento storico particolarmente difficile, si fa pure gli spocchiosi.
Ci spieghiamo meglio.

E’ successo che un cittadino si è rivolto all’assessore competente chiedendo lumi su una agevolazione prevista dal Ministero delle Finanze in relazione a quanto dispone il regolamento per l’applicazione della suddetta tassa sui rifiuti.

Da Dipartimento delle Finanze si evince che i tributi locali sulle abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero si applica una riduzione del 20 %.

Il nostro trovandosi in questa situazione ha semplicemente chiesto di poter usufruire di questa agevolazione ma, udite udite, il nostro Comune che si fregia di avere una altissima sensibilità sociale e che di questa sensibilità ne ha fatto una bandiera, non solo non applica la riduzione, ma l’assessore competente, nonostante dal 31 marzo abbia ricevuto una email dallo speranzoso cittadino reo di averlo disturbato o meglio di essersi documentato su un proprio diritto, ad oggi non ha trovato tempo e modi di rispondere.

Tra cronaca e storia questa è una ulteriore brutta pagina che ci auguriamo che qualcuno al più presto metta rimedio se non è troppo disturbo.

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