Non ci sono vie di mezzo al Città di Arezzo: dopo partite definite “inguardabili”, è arrivata una gara praticamente “invisibile”. La fitta nebbia ha dominato il match, negando ai tifosi accorsi allo stadio la possibilità di vedere chiaramente la propria squadra trionfare con un convincente 4-2 sulla Pianese. Più che seguire la partita, gli spettatori l’hanno intuita, affidandosi ai boati dei settori vicini all’azione per immaginare cosa stesse accadendo in campo.
Se la nebbia ha reso difficile giudicare la prestazione complessiva degli amaranto, non ha oscurato la straordinaria prova di Pattarello, autentico protagonista della giornata con un poker memorabile.
Nel primo tempo, gli amaranto attaccavano verso la porta sotto la Curva Sud. Al 10’, il boato proveniente da quel settore ha annunciato il vantaggio dell’Arezzo, confermato dallo speaker che ha attribuito la rete al numero 10, Pattarello. Tuttavia, al 15’, la Pianese è andata vicina al pareggio quando Trombini ha ritardato un rinvio rischiando l’autogol, ma la palla è finita sul fondo. Al 33’, il pareggio degli ospiti è arrivato grazie a Mignani, ben servito da un filtrante che lo ha liberato davanti a Trombini: il numero 9 non ha sbagliato.
A pochi minuti dall’intervallo, l’arbitro ha fischiato un rigore per l’Arezzo, scatenando le proteste della Pianese. Dal dischetto, Pattarello non ha sbagliato, firmando la sua doppietta personale. Il primo tempo si è concluso sul 2-1.
Alla ripresa, non sono passati nemmeno tre minuti che Pattarello ha completato il poker: due gol in rapida successione hanno portato il risultato sul 4-1. Verso il 15’ del secondo tempo, la nebbia ha dato una breve tregua, sufficiente per vedere il secondo gol della Pianese, ancora con Mignani, che ha sfruttato un’incertezza di Del Fabro.
Al 23’, la Pianese è rimasta in 10 per l’espulsione di Remy, ammonito per un fallo in attacco e subito espulso per proteste. La nebbia è tornata a dominare la scena, ma la gara era ormai chiusa.
Una scelta tattica interessante di mister Troise è stata quella di lasciare in panchina Ogunseye e Gucci, optando per un undici iniziale senza una vera punta. Questo ha dato a Pattarello più libertà di movimento, disorientando la difesa avversaria. Criticato fino a oggi per prestazioni opache, il numero 10 ha risposto con una prova sontuosa, purtroppo vista da pochi.
Con questa vittoria, la seconda consecutiva, l’Arezzo accorcia le distanze dal quinto posto occupato dalla Torres, ora lontana solo un punto. Gli amaranto chiudono il girone d’andata con 32 punti, ben 9 in più rispetto allo scorso anno.
Una nota di colore: nello sky box dello sponsor, sopra la postazione stampa, era presente Massimo Pavanel, indimenticato allenatore della storica “battaglia totale”.