Il ritiro produce effetti parziali. È stato utile per superare il turno in Coppa Italia contro il Perugia, appena quattro giorni dopo la debacle che aveva spinto la società a prendere questa decisione. Ha garantito anche un buon primo tempo contro l’Entella, ma i soliti difetti sono tornati a galla con prepotenza.
L’Arezzo inizia la gara a gran ritmo, mantenendo per tutti i primi 45 minuti una velocità di gioco che mette in difficoltà gli avversari. Sebbene Del Frate non venga mai chiamato a compiere interventi decisivi, i padroni di casa costruiscono buone trame di gioco e mantengono il pallino del gioco nella metà campo avversaria. L’Entella, spesso pressata, è costretta a buttare via il pallone senza troppa lucidità. Gli uomini di Gallo impostano la partita su un agonismo esasperato: già dopo 15 minuti si contano tre ammonizioni, e al 40’ arriva anche il rosso per Castelli, espulso per una spinta a Guccione a gioco fermo.
L’Arezzo trova il vantaggio al 33’: un errore in impostazione di Di Noia, che sbaglia un passaggio corto per Lipari, favorisce Damiani, bravo a servire Guccione. Il capitano non ci pensa due volte e batte Del Frate con un tiro preciso. Poco prima dell’intervallo, Tavarnelli si rende protagonista di una cavalcata sulla fascia destra, raggiungendo il fondo e crossando per Ogunseye, che però colpisce debolmente, permettendo a Del Frate di parare.
Nel secondo tempo, Gallo cambia subito tre uomini, inserendo Corbari, Manzi e Santini al posto di Lipani, Ndrecka e Guiu. L’Entella diventa più propositiva e veloce nelle manovre, mentre l’Arezzo arretra il baricentro, rendendo la propria difesa più vulnerabile. Al 24’, dopo una serie di calci piazzati e ben cinque corner, gli ospiti trovano il pareggio: Franzoni svetta di testa e supera la difesa amaranto, siglando l’1-1.
La reazione dell’Arezzo è timida e inefficace. L’Entella chiude gli spazi, e Troise non riesce a trovare soluzioni per scardinare la difesa avversaria, nemmeno con gli ingressi di Pattarello e Gaddini, subentrati per dare maggiore spinta sulle fasce.
Il pareggio prolunga la striscia negativa dell’Arezzo, che non vince da sei partite. Gli amaranto faticano a mantenere la continuità di rendimento per tutti i 90 minuti: giocano bene a ritmi alti ma spesso si perdono nella gestione del match e concretizzano poco, lasciando gli avversari inoperosi.
A due giornate dalla fine del girone d’andata, l’Arezzo occupa il sesto posto in classifica, con soli 4 punti raccolti nelle ultime sei gare. Il vantaggio accumulato è ormai sfumato: il distacco tra il sesto e il decimo posto, occupato dal Pineto, è di appena tre punti. Inoltre, il Campobasso deve ancora recuperare una partita contro il Milan Futuro, aumentando il rischio di un’ulteriore discesa in classifica.
A fine partita, i giocatori amaranto hanno provato a raggiungere la curva per salutare i tifosi, ma sono stati accolti da una contestazione. Di fronte ai cori di protesta degli ultras, la squadra ha preferito dirigersi direttamente negli spogliatoi.