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Forum Risk 2024: il ministro Orazio Schillaci e il nuovo sistema sanitario nazionale

Nel primo giorno del Forum Risk di Arezzo, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha illustrato le sfide e le prospettive della riforma del sistema sanitario nazionale, puntando su equità, prevenzione e innovazione tecnologica per superare le criticità di un modello ormai datato

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Il primo giorno del Forum Risk di Arezzo, che si è tenuto oggi al centro Fiere e congressi e che avrà luogo fino a venerdì 29 novembre, ha preso la parola anche l’attuale ministro della salute nel governo Meloni, Orazio Schillaci.

Il ministro Schillaci ha aperto il suo discorso facendo riferimento alle risorse stanziate dal governo per la sanità pubblica; riguardo a tale argomento ha annunciato: «Questo Governo ha stanziato più risorse in assoluto per il Fondo sanitario nazionale […] le risorse non sono illimitate e il primo che vorrebbe più risorse sono io […] soprattutto vanno finalizzate al raggiungimento di obiettivi ben definiti in sede di programmazione sanitaria e all’interno di un sistema che oggi mostra, dopo 46 anni, diverse criticità da risolvere in termini di organizzazione e di efficienza». Successivamente ha tenuto a sottolineare che quella verso cui si sta andando, anche grazie all’attuale riforma del sistema sanitario nazionale, è una direzione di cambio rispetto al vecchio sistema sanitario, che dal ministro stesso viene definito « un sistema burocratico, verticale, analogico e basato su contributi isolati e individuali » , per arrivare infine a creare «un sistema sanitario dinamico, orizzontale, digitale e che si fonda sulla cultura della collaborazione multi-disciplinare e professionale in un contesto di piena umanizzazione nel rapporto tra operatori e pazienti ».

Successivamente, nel corso del suo intervento, il ministro Schillaci ha tenuto a far riferimento al fatto che: «iniettare risorse senza aver risolto le criticità è come versare acqua in un serbatoio pieno di perdite. Bisogna prima sanare le falle» proseguendo nell’elencare problematiche ed eventuali soluzioni del sistema sanitario attuale; inizialmente ha affermato che è necessario: « ridurre le tante, troppe, disuguaglianze che ci sono ancora oggi nell’accesso alle cure; recuperare la fiducia dei cittadini e degli operatori sanitari verso il servizio sanitario pubblico; creare le condizioni per garantire a tutti i cittadini l’accesso ai Lea in modo omogeneo e con gli stessi standard quali-quantitativi […] non è più possibile mantenere un modello organizzativo per silos. Serve un approccio di integrazione tra i setting assistenziali. L’equità rappresenta un principio cardine del nostro Ssn e deve tradursi in prestazioni necessarie e appropriate a chi ne ha bisogno», successivamente il ministro ha fatto riferimento al fatto che, essendoci una mancanza di fondi per la sanità, è necessario operare dal punto di vista della prevenzione dicendo: «È evidente che un servizio universalistico come il nostro non potrà essere sostenibile se non riduciamo il carico delle malattie croniche. E per raggiungere questo obiettivo devono aumentare gli investimenti nelle attività di prevenzione agendo sui comportamenti individuali a beneficio anche della collettività: questo significa stili di vita corretti, screening oncologici, vaccinazioni», e ancora ha affermato che è necessario porre attenzione alla tecnologia in ambito sanitario, ad esempio creando un nuovo Fascicolo sanitario elettronico che: « non è solo uno strumento di consultazione ma è uno strumento di accesso vero ai servizi, all’ecosistema dei dati sanitari e permetterà in tempi brevi di utilizzare i dati in modo sicuro. Non solo per un fine primario di prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione, ma anche per finalità di studio e di ricerca scientifica in campo medico, biomedico, ed epidemiologico al servizio anche della programmazione sanitaria e poi l’intelligenza artificiale di cui tutti parlano».

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Erica Faffini
Erica Faffini
Studentessa neolaureanda in Scienze Politiche all'università Cesare Alfieri di Firenze. Appassionata di giornalismo, soprattutto di cronaca, politica e sport

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