Arezzo si prepara a risolvere il problema che attanaglia le sue narici da anni: l’indagine sui cattivi odori è stata infatti prorogata, con un modesto extra di 42.000 euro, perché, si sa, per comprendere un odore ci vogliono tempo e denaro. La giunta, evidentemente esperta in quest’arte, ha deciso che qualche mese in più di “annusamento professionale” potrebbe finalmente svelare l’origine di questo fastidioso aroma. E poco importa se i cittadini di San Zeno, Chiani e Le Poggiola continuano a vivere nel disagio: la pazienza, come si dice, è la virtù dei forti… o forse dei molto tolleranti?
Nel frattempo, il costo totale dell’operazione supera i 100.000 euro. Una cifra che avrebbe potuto coprire necessità minori come asili nido, manutenzione delle strade o giostre sicure nei parchi. Ma, evidentemente, il mistero dell’olfatto cittadino ha priorità ben più alte.
Scelgo Arezzo, intanto, si domanda retoricamente: “Pensano davvero che aggiungendo qualche mese si possa risolvere tutto?”. Domanda lecita, visto che, ad oggi, gli unici risultati tangibili sono stati un sensibile svuotamento delle casse comunali. Ma tranquilli, la giunta e i partiti di maggioranza – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega – sono sicuramente pronti ad assumersi la responsabilità di questa storica impresa. Forse tra qualche mese scopriremo che non era l’odore il problema… ma piuttosto l’aroma del denaro speso!
Ma a cosa serve, a guadagnare tempo forse? Per non affrontare il prpblema e le sue conseguenze?.
Sembrava una barzelletta ma c’è poco da ridere questi sono i nostri soldi, se penso poi alla rotonda di via Fiorentina mi chiedo se esiste un modo o un’autorità per fermare questo scempio.
Anche senza essere annusatori professionali si sente ad Arezzo un crescente odore di marcio.
C’è del marcio in… Arezzo.