Mentre ad Arezzo si festeggiava la vittoria al Saracino del quartiere di Porta Sant’Andrea, nell’atmosfera magica di Cortona si teneva un incontro-scontro Panariello vs Masini e l’Ortica, sempre curiosa era presente.
La platea di Piazza Signorelli si è ben presto riempita fino all’inverosimile. Un pubblico non certo di giovanissimi ma reattivo alle provocazioni dei due protagonisti che non hanno lesinato i ricordi di canzoni famose facendo cantare il pubblico.
Abbiamo visto che Panariello, nonostante abbia oramai una comicità da boomer, di quello che prende in giro la suocera brutta (ma proprio brutta) o la moglie rompicoglioni, si Panariello è amato dal pubblico per i suoi personaggi a volte grotteschi e forse per il suo marsupio. (si vede il marsupio?).
Ma a noi ha ben impressionato Marco Masini che forse nel passato non abbiamo mai preso in seria considerazione, rovinato anche da quella diceria di essere un “portasfiga”.
Nonostante i titoli (Vaffanculo o Bella stronza) le sue canzoni sono belle e la sua è una gran voce.
Ha cantato con vero trasporto “Caro babbo” emozionando il pubblico:
“…e ora babbo te lo scrivo come quando ero bambino
come quando per trovarci giocavamo a nascondino.”
Sì, in fondo abbiamo bisogno di artisti veri, non à la page, che sappiano risvegliare sentimenti antichi.