10.6 C
Comune di Arezzo
mercoledì, Aprile 2, 2025
HomeBlogsLa leggenda del Passatore Cortese: la vita e la morte di Stefano...

La leggenda del Passatore Cortese: la vita e la morte di Stefano Pelloni

Il gossip di Cesare Fracassi
La storia di Stefano Pelloni, noto come il Passatore Cortese, che nel 1851 sconvolse la Romagna con audaci imprese criminali e il cui mito sopravvive ancora oggi, tra realtà e leggenda

-

Prima che si trasferissero a Roma

Non era ancora giunto il tempo della riunificazione, e tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana imperversava un vero e proprio esercito, guidato dal famigerato Passator Cortese, al secolo Stefano Pelloni.

“Esercito?”, potreste chiedervi.
Certo, solo un esercito avrebbe potuto, nel 1851, rapinare un’intera cittadina come Forlimpopoli.
Pelloni e i suoi uomini chiusero e sbarrarono le porte, occuparono l’intera città, e presero in ostaggio tutti gli spettatori presenti al teatro.
Trattenendo le mogli come garanzia, mandarono gli uomini a casa uno per uno per recuperare denaro e gioielli.
Dopo aver riempito le casse della banda, si rifugiarono nei passi appenninici a lui cari: Verghereto, La Consuma, La Calla, e quello stesso Passo del Passatore da cui Stefano Pelloni prese il soprannome, poiché suo padre era traghettatore sul fiume Lanone.

Dopo la conquista di Forlimpopoli, avvenuta a gennaio, passarono solo due mesi prima che il Passatore venisse ucciso a Russi, il 23 marzo 1851.
Il suo corpo, ora sepolto nei cimiteri sconsacrati della Certosa di Bologna, fu esposto nelle città della Romagna per tranquillizzare le popolazioni.
Tuttavia, il suo mito e la leggenda della sua cortesia sopravvissero, tanto che persino Giovanni Pascoli ne fece menzione, ricordando come il Passatore, secondo alcune testimonianze, desse ai poveri per ottenere rifugio e omertà.

La banda di Pelloni era composta da circa 60 banditi; nei 60 giorni successivi all’assalto di Forlimpopoli, più di 49 di loro furono arrestati, e Pelloni rimase con soli diciotto uomini.

Curiosità finale: anche la celebre Raffaella Carrà era una Pelloni!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Cesare Fracassi
Cesare Fracassi
Nato ad Arezzo nel 1946, in via Crispi 66, al suono della prima sirena del Fabbricone. Frequentò le elementari a Sant'Agnese, una scuola di vita e di battaglie. Dopo le medie, proseguì con il liceo classico e intraprese studi di medicina e giurisprudenza, completando tutti gli esami di quest'ultima. Calciatore dilettante, fondatore della squadra Tuscar Canaglia, sciatore agonistico e presidente della FISI provinciale. Esperienze lavorative: mangimista, bancario, consulente finanziario, orafo, advisor per carte di credito, ideatore della 3/F Card, registrata presso la SIAE (sezione Olaf n°1699 del 13/4/2000) con il titolo "Global System", agricoltore e, ora, pensionato.
- Advertisment -
clickandfly dervizi foto video con drone o senza per agriturismi cantine

Dello stesso autore

Sostieni L'Ortica

Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente.
Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti.
Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale.
Grazie per il tuo sostegno prezioso.
Dona con Paypal