Da Aristotele a Platone risalendo a Socrate e i loro punti in comune con la nostra epoca
Avevo ripreso un traduttore di Aristorele e circa l’argomento biogenetico della clonazione, avevo ritrovato un pezzo, circa la potenzialità della creazione umana.
Avevo raggiunto la conclusione, che l’uomo da l’impulso nella sua complessa mente e la donna elabora la materia, potenzialmente procreatrice, anche di opere d’arte, in pietra, in legno o su tela.Continua a leggere
Quindi nella memte complessa l’uomo potrebbe dare l’impulso anche ad una stampante in tre D, la clonazione, in fin dei conti, la secrezione è come pigiare l’on e vedere la creazione della materia dalla materia.
Perché ora risalgo a Platone, lui considera l’aritmetica la prima scienza che aiuta il filosofo, colui che è predisposto al ragionamento è colui che è dotato di una mente calcolatrice, mentre la geometria è lo studio di quello che è la realtà, mentre la musica e l’arte si devono avvalere di queste primarie attitudini, ma non aiutano il filosofo e la ratio, quindi anche i mezzi che facilitano il calcolo, la calcolatrice digitale, è uno strumento utile al filosofo in ogni problema che può affrontare nel sua realtà.
In conclusione la calcolatrice strumento utile nella vita reale al fine di ridurre i tempi e lasciare campo alla logica, ecco perché la logica matematica permette nuove scienze e nuovi ragionamenti.
Ed infine veniamo al padre della filosofia occidentale, Socrate, e collegarlo con l’intelligenza artificiale, ” l’uomo sapiente è colui che sa di non sapere”, ma un sofista potrebbe domandare al sommo filosofo,
” come fa a sapere di non sapere se non sa!?”, questa sapienza è innata, come qualsiasi setimento di empatia, rimorso, amore, che qualsiasi intellugenza artificiale non può avere essendo in queste sensazioni graficamente piatta, ci puo dare certezze, calcoli esatti e previsioni basate su statistiche, ma allora queste, da cosa derivano chi li ha inserite, sono innate, e sono un prodotto dell’ essere del solo uomo, innate e complesse nel solo maschio, che può amare un robot, una stampante in tre D, come la materia ( la donna) che elabora la materia e che i’ aspetto materiale e la sua elaborazione è ciò che è fondamentale per la sua esistenza.
Dunque l’uomo maschio può anche sognare nella sua mente contorta e complessa, la praticita materiale e creativa compete alle donne.
Stirare, lavare, e cucinare “go!”.( vAI!)
Cosa avrebbe detto Aristotele della clonazione?
Questo era il titolo che in un corso ( in inglese) è stato posto in un campus preuniverstario a Baltimora, a cui partecipa dopo un difficilissimo concorso, la nipote del mio fratello ingegnere, 17 anni diploma elementare conseguito anche in Inghilterra e pure quello di terza media, oltre tutti gli esami paralleli delle superiori, che ogni estate sostiene a Londra..
Esperta di formula uno, passione attuale dopo qualche settimana in un paesino in Sicilia, il ricamo.Continua a leggere
Mi ricordavo degli appunti di quando studiavo, ma nulla su argomenti similari non mi veniva in mente, anche il libro di Nicola Abbagnano ( storia della filosofia), nulla riportava.
Allora, più per curiosità ho cercato tra i traduttori ( nostre risorse liceali), di cui ho ancora una vasta collezione, qualcosa che mi potesse avvicinare al tema.
La potenzialità di diventare individuo, dalle seccrezioni seminali del maschio e della femmina.
Aristotele diceva che l’uomo da l’impulso e la donna elabora la materia, e faceva l’esempio dell’artista scultore, l’idea, la genialità dell’artista e la sua iniziativa, ma la pietra e il legno che si modella sotto i suoi colpi, è dovuto alla matera che viene tolta, come quella materia che viene aggiunta in una tela, in caso di un dipinto.
L’uomo ha una sola secrezione esterna, la donna due, una esterna con il “mestruo” e una interna per la procreazione.
L’impulso nella sua complessa elaborazione è del maschio, la modificazione della materia nelle sue diversità è della donna e qui faceva un esempio del latte e del caglio, anche se in una difficile traduzione io andai di fuori, e scrissi che il latte del fico serve a far procreare, non avevo questo mini traduttore, avevo pensato a antichi rimedi, che in campagna la mi nonna inseriva prima della monta del billo.
In conclusione avrei detto che una donna di tela, di legno, o di pietra puo essere e sembrare stupenda, solo se l’uomo nella sua complessa elaborazione mentale, la vede tale, e quindi anche una stapante in tre D può apparire magnifica!??