Fosse vissuto ai tempi nostri sarebbe stato segretario di un partito, tanto amò Tommaso de’ Cavalieri il giovane conosciuto prima di sposarsi con Vittoria Colonna, ma andiamo con calma….
I Buonarroti sono stati sempre una famiglia di esattori per i Medici per un centinaio di anni, il padre di Michelangelo, Simone, , però preso dal gioco, ludopatico!?, e circuito da strozzini dell’epoca, si era ridotto in povertà, tanto che dovettero allontanarlo dalla città e dargli un incarico di priore ( esattore) in un posto poco abitato della Valtiberina, dove capre, pecore e mucche erano a pascolare e i pochi cittadini si ritrovavano a metà della salita dello Spino dove il buon vino non mancava.
La madre Francesca dei Neri di Miniato de’ Siena dopo averlo dato alla luce nel 1475 morì dopo solo 6 anni ( 1481).
Il padre, rimasto solo, ben presto, lo spedì a studiare a Firenze, dove lui riuscì ad entrare nella bottega studio del Ghirlandaio.
Ma il suo carattere ribelle e non disponibile a compromessi, lo mise in attrito, con la famiglia dei gottalesionati dei Medici, prima si rifugio’ nelle cantine degli Uffizi, per sfuggire alle ritorsioni dei Signori gigliati, poi fuggi’ in quel di Bologna, e in seguito a Roma, dove incontro’ la Colonna.
Vittoria Colonna già sposata con Ferdinando Francesco D’Avalos, appartenente ad una famiglia delle più antiche di Roma, ( 1303, Bonifacio VIII che aveva distrutto la rocca dei Colonna e tutto il Borgo di Palestrina, in quanto famiglia Ghibellina e perché pensava che questi con l’aiuto dei Francesi, avvessero rapinato le casse del Papato, prese uno schiaffo da Giacomo Colonnna, che poi divennne cosigliere di Filippo il Bello, il papa fu prima imorigionato e poi liberato dalla popolazione della cittadina laziale.
Papa troppo preso dall’onnipotenza della Chiesa, si considerava padre padrone di ogni regno superiore a tutti con le sue bolle di scomunica, um tiranno guelfo della cristianità, W G. Tarlati d’Arezzo)
Tornando a Vittoria perse il marito ufficiale di Carlo V in battaglia, a Pavia nel 1425, e rimase vedova, ma si attornio’ di artisti di ogni genere e in casa sua si ritrovavano Tasso, Ariosto, Sannazzaro, Michelangelo e l’altro aretino (DOC) Pietro non di Firenze, ma d’Arezzo ( Pietro Aretino), poetessa e scrittrice fu anche questa Colonna come pure poeta fu Il “Caprese” , che distrutto dalla passione del suo amante, raffigurato in Cleopatra, scrive che il suo amore è una dannazione e godere di tale amore sia poco sano(!?).
Tralasciando le bischerate, fu il più grande poliedrico artista del rinascimento, un manierismo in tutte le sue opere, derivato dall’arte del togliere, ( infatti le sue opere di bronzo con la modellatura in argilla non sono sopravvissute, solo calchi e imitazioni riprodotte), particolare di non finire le sue sculture al fine di dare un gioco di chiaro e scuro senza colorare l’opera, e forse manca un rilievo muscolare per questo motivo nella schiena del David….
Tanto anche io finisco così, (muore nel 1464 a 89 anni!!) ” Grande”.