La pista ciclabile della discordia

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Riceviamo da alcuni commercianti di via Vittorio Veneto le lamentele per la creazione di una pista ciclabile che da via C.Tolomeo si immette appunto in via V.Veneto.

Da alcuni giorni gli operai lavorano alacremente ma gli esercenti della zona sbuffano perché la pista ciclabile, rasentando i negozi, impediscono agli stessi il carico e scarico, nonché come per il negozio di fiori ed attrezzature varie da orto e giardino, il trasporto verso il piccolo parcheggio di fronte, dovendo attraversare la strada, diventa problematico.

Noi prendiamo solo atto che, probabilmente, non c’è stata una adeguata informazione iniziale ed un coinvolgimento delle parti interessate.

Ben vengano le piste ciclabili, ma devono essere accettate e soprattutto avere un progetto globale per la città e non creare pezzetti che poi finiscono improvvisamente senza una logica ed una armonia di spostamento.

 

 

3 Commenti

  1. Buongiorno vorrei sapere se questo ingegnere dalle scuole alte a valutato la la sicurezza della fermata autobus ?
    Poi la colpa viene attribuita sempre agli autisti mai a quei fenomeni delle Scquola alte

    Saluti

  2. Questa è la via per la definitiva morte commerciale di Via Vittorio Veneto.
    Chi dovrebbe difendere la categoria si occupa con grande impegno e risorse (anche nostre purtroppo) di mercatini tirolesi, internazionali ed eventi sciccosi al Prato.
    Una gestione così elitaria figuriamoci se si interessa dei piccoli commercianti di periferia, difatti Via Vittorio Veneto è già estrema periferia, figuriamoci se si batte contro queste assurdità ed altre tipo la dissennata amministrazione che continua a ridurre i parcheggi o a trasformarli tutti a pagamento con pedaggi aumentati.
    “Progetto globale per la città” era una battuta vero???

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