Quanti sono i miei vicini?
Quante porte ha il mio quartiere?
Sono grandi o son piccini?
E chi mai lo può sapere!
Sono tanti, questo è certo:
sono sopra, sono sotto,
non si vive in un deserto,
siamo mille più di otto.
Sono allegri, sono tristi,
sono di poche parole,
sono soli, sono misti,
siamo tutti sotto un sole.
Sono brutti, sono belli,
sono muti e chiacchieroni,
sono con cento fratelli,
siamo quasi tutti buoni.
Sono accanto, sotto al banco,
son vicini, son lontani,
sono tutti con un fianco,
siamo centomila mani.
Sono troppi da contare,
sono tutti da ascoltare,
son cammini, traiettorie:
siamo insieme nelle storie!
Filastruzzi del Dott. Booksy, le filastrocche che infilano la testa nei libri per guardare cosa c’è dentro.
La filastrocca di oggi è dedicata a “I miei vicini” di Einat Tsarfati, Il castoro. Un albo illustrato di storie e di colori, di scale e di porte, di passaggi, di impronte e di indizi per scoprire (o soltanto immaginare) i tanti vicini con i quali condividiamo, più o meno consapevolmente, le nostre case, le nostre strade, le nostre giornate. Che forse dovremmo o potremmo conoscere meglio per sentirci meno soli. Consigliato dai 4 anni in su.