Un numero crescente di persone di ogni età non riesce a digerire il lattosio, molecola composta da glucosio e galattosio.
L’intolleranza al lattosio esprime la incapacità di un intestino a separare il glucosio dal lattosio a causa di carenza di un enzima: la lattasi.
Questo enzima e’ prodotto da cellule ubicate nei villi, straordinarie strutture presenti nell’intestino tenue.
Il lattosio non digerito nel suo viaggio intestinale arriva al colon, dove non doveva arrivare. Al suo arrivo nel colon, il lattosio indigerito scatena dolore, gonfiore addominale, meteorismo, diarrea …alterazione del microbiota ed altri sintomi.
Ma l’intolleranza al lattosio, non e’ mai sola, ed esprime un intestino irritato e mal funzionante, che ha altri sintomi e disturbi intestinali.
La sospensione degli alimenti contenenti lattosio può aiutare a recuperare una migliore igiene intestinale, ma non e’ sufficiente ad un pieno recupero di salute e benessere intestinale perché l’intestino nel suo complesso e’ mal funzionante e infiammato.
SALUTE INTESTINALE
Occorre guardare e vivere l’intestino come un organo sistemico ed unitario per guarire e pensare che ogni giorno noi introduciamo almeno 2 kg di cibo solido e liquido.
La lunghezza del nostro intestino e’ cinque volte la propria altezza.
Oltre a sospendere alimenti con lattosio, occorre attuare un modello dietetico che definisco “riposo intestinale” con esclusione anche di alimenti con glutine, netta riduzione di acidi grassi saturi, incremento di verdure ridotte in piccole porzioni (cruda e cotta), esclusione di latte bovino e latticini derivati…oppure eseguire un periodo di digiuno consapevole.
L’intestino si rinnova ogni 5 giorni, il riposo intestinale permette alle cellule che rivestono il lungo canale intestinale di rinnovarsi e di recuperare la loro piena integrità funzionale e strutturale.
A chi ha disturbi e patologie intestinali consiglio di eseguire la ricerca di una proteina nelle feci: la calprotectina (se inferiore a 100 si può avere un disturbo funzionale / se sopra abbiamo una patologia da curare) e di eseguire il Breatch test al lattosio (presenza di idrogeno nell’aria espirata, segno di non digestione enzimatica del lattosio nell’intestino tenue.
Guardare all’intestino come un organo sistemico unitario e non fermarsi a curare solo un sintomo, perché si può correre il rischio di non guarire mai.
Buona giornata in salute.