Walter De Benedetto, il disabile da anni affetto da artrite reumatoide, ha consegnato stamani il testamento biologico negli uffici dello Sportello Unico alla Cadorna.
Insieme a lui Mina Welby che porta avanti la battaglia per la morte volontaria assistita del marito Piergiorgio.
Con De Benedetto presenti alla consegna anche Enzo Brogi, il suo avvocato Nicola Fumarola e il cugino Gigi Cacciapuoti.
Attestato di soladarietà anche da parte di Andrea Scanzi.
“La gente deve sapere – ha detto Mina Welby – che questa scelta consapevole è possibile grazie alla nuova legge e alle tante battaglie che sono state condotte per arrivare all’esito legislativo, ancora da completare.
Bisogna anche sapere che non si tratta di una decisione irrevocabile e che in ogni momento si può tornare indietro e ritirare il testamento stesso”.
“Sono qui – ha detto De Benedetto, arrivato alla Cadorna con un’auto attrezzata della Croce Rossa – per ribadire il mio libero arbitrio per il fine vita. Non ho intenzione di morire intubato”.
Intanto trapela che il servizio sanitario nazionale, attingendo a un nuovo protocollo, ha aumentato a due grammi la dose di cannabis medica assegnata a Walter.