Marocchino trovato con hashish nei pressi della stazione, arrestato
Ieri il personale del Reparto Prevenzione e Crimine di Firenze, aggregato all’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Arezzo, di pattuglia in zona Saione per controllare e presidiare il quartiere, per data la massiva presenza di extracomunitari senza fissa dimora e per i problemi legati allo spaccio,Continua a leggere
notano alcuni individui sospetti in viale Michelangelo, nei pressi della stazione, alcuni in sella ad una bicicletta che alla vista della Polizia si allontanano, ed un altro appiedato.
Gli agenti, pertanto, fermano immediatamente il soggetto e procedono alla sua identificazione.
Ad un controllo più approfondito trovano addosso all’uomo di origine marocchina, circa 120 grammi, di hashish e numerosi banconote.
Lo straniero è stato arrestato e denunciato all’autorità giudiziaria.
Tre sanzioni per uso scorretto delle mascherine, due denunciati
Dopo la nuova ordinanza firmata dal sindaco Ghinelli, sono stati elevati tre verbali e due denunce per resistenza a pubblico ufficiale, i denunciati, hanno reagito al controllo della Polizia Municipale.
Blitz in un affittacamere a Saione: droga e attrezzatura edile rubata, arrestati due albanesi
La Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha effettuto il blitz nella mattinata di lunedi, quando, durante i consueti servizi predisposti nel quartiere Saione volti al contrasto della micro-criminalità e dello spaccio di droga, gli agenti della Squadra Mobile hanno visto uscire da un affittacamere un albanese già conosciuto per precedenti inerenti agli stupefacenti. Continua a leggere
Dopo un breve pedinamento l’albanese, A.F. 46 anni, veniva sale a bordo di un’auto in via Masaccio per poi scendere dopo alcune centinaia di metri scambiando qualcosa con il conducente.
Appare chiaro che l’albanese ha ceduto della droga, gli agenti fermano l’auto dove trovano due dosi di cocaina appena acquistate e bloccano anche l’auto con a bordo l’albanese, all’interno del portafogli ha un’altra dose di cocaina.
Arrestato il 46enne, viene svolto il blitz nella struttura ricettiva da dove era stato visto uscire, all’interno gli agenti trovavano altri due soggetti, non registrati e con a loro carico numerosi precedenti per reati contro il patrimonio.
Uno dei due, G.E. di anni 37, proviene da Verona dove ha l’obbligo di dimora per furto aggravato.
Gli agenti gli trovavano la chiave di un’auto che dichiara di aver lasciato a Verona, ma effettuata un breve perlustrazione i poliziotti individuavano in una via poco distante una Fiat Panda che si apre con le chiavi ritrovate.
L’auto è intestata ad un prestanome pregiudicato veneto proprietario “fittiziamente” di altri 100 veicoli, conteneva nel bagagliaio un costoso martello pneumatico usato solitamente nei cantieri e una motosega, dei quali l’albanese non sapeva giustificare la provenienza.
Sospettando che la merce, del valore di circa 2000 euro, fosse rubata, gli uomini della Squadra Mobile verificano gli ultimi furti e risalgono ai proprietari, un’impresa edile di Scandicci (FI).
Contattato il titolare, riconosce come propria la refurtiva, così l’ albanese è sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, per poi essere ristretto presso la Casa Circondariale.
E’ morto Luigi Sacchini, fu assessore all’ambiente ad Arezzo
E’ morto Luigi Sacchini, aveva 64 anni, era stato assessore all’ambiente ad Arezzo dal 90 al ’93 nella giunta di Valdo Vannucci, poi presidente del parco nazionale delle foreste casentinesi.
Il parco lo ricorda così: Continua a leggere
“Se n’è andato Luigi Sacchini.
E’ stata una beffa del destino perchè lui coi suoi ragazzi, con Chiara e con Filippo, ci stava proprio bene.
La politica è sempre stata collaterale a queste priorità.
La sua militanza ambientalista risale alla notte dei tempi, quando dette vita con un gruppo di amici alla splendida esperienza di Legambiente ad Arezzo.
Si ricordano in particolare il suo incarico come assessore all’ambiente in Comune di Arezzo e la presidenza del Parco nazionale. La passione, ancor prima dei suoi studi, lo portava ad essere sempre preparato su tutte le infinite materie che coinvolgono la gestione di un’area protetta di rilievo internazionale, come le Foreste casentinesi.
Le sue doti relazionali – la cortesia, la simpatia, e la disponibilità – spesi sempre con una generosità spinta al parossismo, trasformavano sempre le sue relazioni in accattivanti performance di divulgazione ambientale.
Ma i semi, e Luigi ne ha dissseminati tanti, non possono che produrre frutti.
Luigi mancherà a tutti perchè era impossibile non volergli bene”.
Furti in casa per comprare droga, perquisizioni anche ad Arezzo
I carabinieri della compagnia di Pontassieve hanno eseguito cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere e perquisizioni nelle province di Firenze, Arezzo e Prato.Continua a leggere
L’operazione, coordinata dalla procura di Firenze, è scattata nei confronti di sei persone per furti in abitazione i cui proventi sarebbero stati reinvestiti nell’acquisto di ingenti quantitativi di stupefacenti.
Le indagini avrebbero permesso di accertare l’esistenza di un sodalizio composto da cittadini albanesi dedito a furti in abitazione, il ricavato era reinvestito nell’acquisto di cocaina e marijuana.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa un kg di cocaina e anche cinque pistole.
Rissa a colpi di catene a Cavriglia, in quattro nei guai
Per tutti e quattro sono state necessarie le cure del pronto soccorso, dell’ospedale di Santa Maria alla Gruccia, poi la conseguente denuncia a piede libero.
La lite sembra sia nata futili motivi, forse per un sorpasso azzardato, nel pomeriggio di ieri nella frazione di Santa Barbara.Continua a leggere
Da una parte padre e figlio e dall’altra almeno due o tre giovani, il diverbio, con toni accesi e qualche spinta ha indotto alcuni abitanti ad allertare i carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno che intervenuti hanno calmato i litiganti.
Ma, i protagonisti intorno alle 20, si sono ritrovati per regolare i conti, con spranghe e catene.
Ancora una richiesta di aiuto, arriva al 113 ed al 118 ambulanze e dall’automedica del 118.
Al momento i denunciati sarebbero quattro cavrigliesi, che dovranno rispondere di rissa aggravata, ma non si escludono altri coinvolti.
Matteo Bracciali, consigliere comunale Pd Arezzo: “Ghinelli, adesso basta: si alla prudenza, no alla città della paura”
La prudenza e il rispetto delle regole sono fondamentali in una comunità, soprattutto se permettono di vivere in sicurezza e garantiscono alle persone più deboli di vivere al meglio possibile.
Il tono a metà strada tra il paternalistico e l’autoritario del Sindaco non serve ad evitare gli assembramenti ma, al contrario, desertifica la città perché in un clima di paura non sono gli incoscienti che si fanno intimorire ma chi vuole tornare a vivere la sua città.Continua a leggere
Ci sono operatori economici che hanno fatto una scelta non facile e cioè quella di riaprire. Lo hanno fatto per il loro futuro ma anche per il nostro.
Chi si può permettere di tenere chiusa un’attività per mesi e mesi? Nessuno. Chi tenta di farlo rispettando le regole merita, a sua volta, rispetto.
Quello che trova oggi è solo burocrazia a proprio carico ed un esempio è la richiesta di occupazione di nuovo suolo pubblico, i tavoli all’aperto per intenderci: invece di rendere semplice la richiesta, il Comune richiede una documentazione più onerosa, migliaia di euro per i progetti, dei ricavi attesi.
A soffrire, tra l’altro, non sono solo i commercianti perché i dati industriali della città stanno subendo colpo durissimi.
La produzione orafa è ferma, la situazione drammatica ma non una parola ne’ una proposta di rilancio.
Per non parlare della socialità di cui i centri di aggregazione sociale sono uno dei motori: tutto chiuso perché e’ più facile che prendersi la responsabilità di trovare soluzione innovative per quegli anziani che sono chiuso in casa da mesi.
Arezzo non ha bisogno di vivere nella paura, di guardare con sospetto chi cammina sui marciapiedi, chi si siede ad un tavolino.
Incoscienti a parte che devono essere puniti, tutti quelli che hanno deciso di riaprire le loro attività hanno bisogno di essere sostenuti.
Non vorrei una società con un apparato pubblico incombente e minaccioso. Avrei bisogno di un Sindaco che sostenesse e non minacciasse chi vuol ripartire.
Non trasformiamo gli appelli alle mascherine, alla distanza di sicurezza, ad evitare gli assembramenti in una minaccia per chi vuole uscire di casa, per chi vuol tornare a vivere in serenità.
Non servono minacce ma la condivisione di comportamenti corretti e positivi che rappresentino una nuova deontologia sociale.
Rispettiamola e poi cerchiamo di essere quello che siamo: una comunità che lavora per il suo futuro invece che inseguire le ordinanze della paura che lasciano in sospeso la vita della città.
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