Da Lorenzo Zanoni
Tutti sanno che l’integrazione e la multiculturalità fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, ma forse non tutti sanno come le Autorità cittadine si stiano attivando per facilitare il contatto inter-culturale.
Da qualche settimana infatti, ogni sera dalle 21 in poi, davanti al complesso scolastico Margaritone (per intenderci, quello posto alle spalle del Parco Giotto) numerose signorine di chiara (pardon: scura) origine extra-comunitaria fanno la fila per partecipare (si presume) ai corsi serali di integrazione culturale, promossi (si presume) dalle nostre Autorità.
Dico “si presume” perché il valore educazionale del luogo e l’immagine della quale godono gli annessi istituti scolastici presso gli aretini, mi impediscono di pensare che le suddette signorine siano colà convenute per altri scopi (notoriamente perseguiti in altri luoghi della nostra città). Se così fosse infatti, le nostre Autorità sarebbero tempestivamente intervenute a protezione di un luogo che, tra un mese, tornerà a riempirsi di ragazzi dai 4 ai 14 anni.
Peraltro, circolano voci secondo le quali, a causa della cronica penuria di fondi della quale soffre il sistema scolastico pubblico, siano ben accetti volontari (preferibilmente di sesso maschile) in grado di svolgere esercitazioni pratiche di integrazione “one to one” all’aperto.
Tali esercitazioni dovrebbero tenersi (si presume) nel parcheggio della scuola, ad ulteriore riconoscimento del valore educazionale di quell’istituto scolastico. Non si preoccupino, gli aspiranti volontari, per la scarsità di illuminazione del luogo: siamo certi che le nostre Autorità presto interverranno per porre rimedio anche a questo trascurabile disagio.