Playoff che terminano al secondo turno per l’Arezzo, sconfitto in casa dalla Vis Pesaro. Mister Bucchi conferma l’undici titolare che domenica aveva superato il Gubbio, e gli amaranto iniziano la gara con un piglio ben diverso rispetto alla precedente uscita. La squadra si mostra più intraprendente e padrona del campo, senza concedere nulla agli avversari per tutto il primo tempo.
La Vis Pesaro si presenta con un atteggiamento attendista, quasi fosse la formazione a cui bastano due risultati su tre per passare il turno. L’Arezzo costruisce bene e con rapidità, ma trova davanti a sé un avversario molto chiuso e ben organizzato. In tutto il primo tempo, infatti, i due portieri non vengono mai realmente chiamati in causa. La prima frazione si chiude a reti inviolate, ma con buone sensazioni. Da segnalare l’uscita per infortunio di Lari al 35’, sostituito da Okoro.
Nella ripresa i marchigiani entrano in campo con maggior determinazione e prendono subito in mano le redini del gioco. L’Arezzo fatica a ritrovarsi. Al 6’, rigore per gli ospiti per un fallo in area di Guccione su Zoia: dal dischetto va Di Paola, che però calcia altissimo. Il pubblico tira un sospiro di sollievo e lo stadio si infiamma nel sostenere i propri colori.
Cinque minuti più tardi, però, interviene il VAR su un’azione che sembrava conclusa con un’uscita oltre la linea di fondo: l’arbitro Grasso viene richiamato per un fallo di mano di Bove. Rigore per l’Arezzo, che ha l’occasione di portarsi in vantaggio dopo lo scampato pericolo. Sul dischetto va lo specialista Pattarello, ma il suo tiro è troppo angolato e termina a lato. Ancora parità.
L’Arezzo torna a soffrire. Il pareggio non serve alla Vis Pesaro, che deve vincere per andare avanti, ed è ora la formazione marchigiana a condurre il gioco. Gli amaranto, in difficoltà, non riescono a sfruttare gli spazi in contropiede. Al 26’ arriva il gol che decide il match: confusione in area tra difesa e centrocampo amaranto, la palla non viene allontanata e gli ospiti ne approfittano. Nicastro trova il corridoio per Okoro, che vince il duello con Gilli e batte Trombini per l’1-0 definitivo.
L’Arezzo non riesce a reagire: il gioco è sterile, e produce solo qualche cross impreciso o tiri lontani dalla porta. L’undici di Bucchi esce dai playoff con una prestazione sottotono, lontana da quella vista nelle ultime uscite. Una squadra solitamente propositiva e pericolosa, oggi non ha mai impensierito Vukovic.
Ora si guarda al prossimo campionato, con la consapevolezza di avere in rosa un gruppo solido su cui costruire le basi per un torneo di vertice.
