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martedì, Maggio 6, 2025
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Villa Severi: l’oasi urbana dove i cinghiali fanno gli architetti paesaggisti

Tra picnic selvaggi e scavi notturni, Villa Severi diventa teatro di un’insolita convivenza tra inciviltà e fauna urbana

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Benvenuti a Villa Severi, il polmone verde della città… o almeno così era, prima che Madre Natura decidesse di allearsi con l’inciviltà umana per trasformarlo in un parco tematico post-apocalittico, in stile “Mad Max incontra la Sagra della Porchetta”.

Durante il giorno, Villa Severi accoglie famigliole, jogger e cani al guinzaglio (tranne quelli che i padroni definiscono “tanto è buono, non morde”) in cerca di un po’ di relax e ombra. Durante la notte, però, il testimone passa a loro: i cinghiali. E che cinghiali! Veri esperti in movimento terra, capaci di creare crateri che farebbero impallidire la NASA. Altro che ruspe: questi bestioni zampettano allegramente tra i vialetti, trasformando l’erba in un campo di battaglia tra Tolkien e Jurassic Park.

Certo, si potrebbe pensare che i cinghiali vengano in cerca di cibo. Ma anche no! Il buffet è già pronto, grazie agli incivili che interpretano i cestini come oggetti puramente decorativi, preferendo disseminare lattine, cartacce, pannolini (usati!) e resti di kebab ovunque. Una vera installazione d’arte contemporanea sul tema “decadenza urbana”.

E la manutenzione? Beh, c’è chi dice che sia “programmata”. Forse su base decennale. L’erba alta, i giochi rotti e le panchine mangiate dai tarli rendono il parco perfetto… per girare un documentario sul degrado. A breve, Discovery Channel potrebbe farci un pensierino.

Nel frattempo, i cinghiali ringraziano. Per loro, Villa Severi è una Spa a cielo aperto: fanghi gratuiti, cena servita in ogni angolo, e nessuno che disturbi. Solo ogni tanto qualche cittadino armato di cellulare cerca di immortalarli, ma loro, veri VIP del sottobosco, sanno come farsi desiderare: un grugnito, uno scavo ben assestato, e via di corsa tra i cespugli.

Chissà, forse l’amministrazione comunale potrebbe cogliere l’occasione per rilanciare il parco con un nuovo brand: “Villa Se-verdi (e marroni)” – Dove l’uomo sporca e il cinghiale rifinisce.

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Gino Perticai
Gino Perticai
Dal 1973 nel mondo della comunicazione, una breve esperienza Milanese con A.P.C. agenzia di Marketing, con l’avvento delle prime radio in Fm inizia una serie di esperienze nelle radio locali: Radio Torre Petrarca, Radio OK, Golden Radio, Radio Life,  fino al 1998 momento in cui l’innata curiosità e la voglia di sperimentare novità lo portano a maturare il primo interesse sul world wide web. E' da lì che nel 2000 nasce l’idea delle prime testate regionali on line. Fonda Arezzo Notizie e la dirige fino al Giugno 2016. l'Ortica è la sua nuova scommessa.
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