Di sabato sera stavolta il Corso Italia era pieno fino alla sua sommità.
C’era Street Food al Prato, un luogo in cui grazie a una serie di camioncini distributori di cibo di strada ci si può ingozzare come oche francesi da Foie gras.
Gli aretini apprezzano molto le lunghe code per raggiungere un panino da sei euro (!) che possono gustare anche gli altri giorni nei numerosissimi locali cittadini a tre.
Non solo, piace molto, ai miei concittadini, ingozzarsi in piedi o al più seduti per terra. Perché se qualche tavolo c’è, all’ora di maggiore affluenza si riempie subito.
Bene, dalla festa del mestolo, allo Street Food e fino al prossimo mercatino internazionale si cerca solo cibo, e non per l’anima.
Per chi non lo sapesse, o per caso lo dimenticasse, ricordo che nei periodi di astinenza, al sabato ci si può consolare al mercato di via Giotto, dove si possono trovare panini imbottiti con porchetta fantastica a soli 3 euro, e magari senza fare code.
Però, i commestibili venduti al Prato li rende migliori una certa quantità di polvere terragna che
col passeggio, quasi impercettibilmente, ci vola sopra; da qui, la ragione del prezzo maggiorato.