Nel centro storico, specie nelle viuzze meno battute, lo stato del manto stradale è decisamente al limiti del calpestabile, ed anche insidioso per le auto che vi transitano.
Esempio lampante è via degli Albergotti, dove le pietre lastricate sono sconnesse in modo estremo, con dislivelli di molti centimetri.
Gli “scalini” rendono pericoloso il transito per i pedoni, che potrebbero inciampare ad ogni passo e per le auto, che rischiano di rompere le sospensioni ad ogni metro.
Inoltre in un punto c’è una grossa pietra staccata dal resto, che oscilla pericolosamente e che lascia intravedere una voragine di 5 – 6 centimetri.
Questa pietra poi è a rischio “effetto catapulta”, perché se premuta su un angolo da un auto o a piedi, potrebbe sbalzare fuori dalla sede con le conseguenze che potete immaginare.
Percorrere questa o altre vie con la medesima situazione, per un anziano o un disabile potrebbe essere un avventura poco piacevole e “letale”.
Se davvero il Gamurrini ha dichiarato che in un anno ha fatto i lavori per cinque, ci auspichiamo che non ne passino cinque per fare un lavoro di qualche mese.
L’inefficacia degli “auspici”, perlomeno in questo caso, è da più decenni ormai provata.
Gl’insulti. Ma temo che contro i ‘muri di gomma’ risultino inefficaci pure questi.