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giovedì, Marzo 28, 2024
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Le Mestolate

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In questi giorni si svolge la tradizionale Fiera del Mestolo, tanta gente, folla e trambusto, viabilità incasinata e qualche disagio comprensibile.

Meno comprensibile è però la cronaca del sabato sera antecedente alla kermesse, protagonista la Polizia Municipale su evidente direttiva dell’Amministrazione Comunale.

I cartelli di divieto di accesso al parcheggio Eden annunciano come orario di non sosta le ore 20; francamente per una manifestazione che si svolge il giorno dopo, significa castrare in modo incomprensibile la serata a chi potrebbe parcheggiare per andare in pizzeria, al ristorante o a farsi un aperitivo.

Infatti abbiamo potuto constatare come fino alle 22 e 30 NESSUN banchino, a parte uno che ha iniziato a montare dopo tale ora, era presente nel parcheggio.

Però almeno 10 o 12 auto presenti ugualmente nell’Eden sono state poi portate via con altrettanti carri attrezzi, con dispiegamento di vigili ed ausiliari del traffico, tra lo stupore dei passanti.

Domande legittime sentite fare dacittadini presenti: “ma era necessario sgomberare così presto ?”

“Chi si vuole mangiare una pizza in centro che fa, parcheggia a monculi ?” “Sono le dieci di sera ma non c’è manco un banchino, questi magari montano direttamente domani alle 6”.

Tra l’altro alcune auto erano targate straniere, probabilmente un foglietto scritto a mano microscopico su un cartello manco lo hanno ben interpretato.

Al di là della rimozione, di legge legittima, quello che ci stupisce è come il Comune programma alla carlona questi tipo di logistica per le manifestazioni.

A questo punto poteva pure bloccare il parcheggio alle 15 e 30 e buonanotte ai suonatori.

Alla fine le mestolate se le sono prese gli automobilisti che al rientro all’Eden hanno visto la loro auto svanita nel nulla. Che mestolata !!!

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Il Burattino
Il Burattino
Giocatore incallito di verbi e parole, iconoclasta e irrispettoso, non si piega e non si spezza, specialmente quando il gioco si fa duro, egli comincia a giocare. Abituato a prendere botte si difende a colpi di mazza, poliglotta e multietnico, è forse il primo immigrato di Arezzo dalle calde terre dell'Africa.

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