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sabato, Marzo 30, 2024
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Su Rai 3 va in onda l’anima tormentata di Arezzo

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Un bel servizio quello che Concita De Gregorio ha fatto di Arezzo nella sua trasmissione “Fuoriroma” andato in onda su Rai3.

Ne è venuto fuori una città bella, elegante, raccolta. Troppo raccolta anzi chiusa, ma soprattutto senza futuro.

Nelle interviste ai personaggi della città esce un quadro di Arezzo sconsolante e sconsolato dallo storico Camillo Brezzi che dichiara: non mi sembra che ci sia la voglia di ricominciare, a Claudio Santori, attuale presidente della Brigata aretina amici dei monumenti: Arezzo è una città che aspetta di svegliarsi, a Rita Cosci, operatrice commerciale: nel saper accogliere, Arezzo non è stata preparata al turismo.

E mentre le immagini presentavano una città incredibile, un tesoro raro e prezioso, continuavano le stilettate a evidenziare un popolo inconsapevole del proprio declino, da quelle di Luca Ralli, illustratore e fumettista, scappato dalla città, a quelle dei Negrita che invece sono rimasti. Colpa di questi “orsi mannari” degli aretini passati troppo presto dal trattore alle ferrari.

E sulla musica è intervenuto più volte il sindaco aviatore che ha bocciato il progetto dei Negrita per riqualificare il vecchio mercato ortofrutticolo e trasformarlo in una scuola di musica dando la colpa alla Lega (quella musica fa rumore (oibò!)) e pensate che i miei partner di governo sarebbero soddisfatti, e proseguendo sardonico, come un signore feudale: Io, poi, ce l’ho l’accademia musicale ma per musica di altro genere.

Come dire, ma per favore, la musica rock è per quelli spostati di sinistra mica per gente raffinata come noi (?) e poi è stata la giunta fanfani a scaricare Arezzo wave.

Ogni tanto veniva intervistato anche Matteo Bracciali, il renziano che ha consegnato la città alla destra di cui, onestamente, non si capiva quello che volesse dire. Ma forse il problema è proprio nel nome e il PD dovrebbe bandire i Matteo.

E poi il tasto del declino commerciale della città, dalla banca alle aziende più importanti, fallimenti che fanno male mentre continuano a passare splendide immagini della città che fanno ancora più male perché Arezzo non merita questo declino.

Il sindaco aviatore, già soddisfatto per aver fatto vedere come si lancia dall’aereo, spera per il rilancio in un angelo venuto dall’elicottero di nome Patrizio Bertelli ma che sembra non tanto interessato.

Ma Camillo Brezzi dà la stilettata finale: invece di privilegiare la cultura ed il turismo, si continua con le serate mangerecce.

Forse perché i poteri sono sempre quelli: politica, chiesa, massoneria. E si fa di tutto perché tutto cambi ma niente cambi.

Guardatela la trasmissione, tante volte riuscisse a svegliare la città!

 

 

 

 

 

 

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Luciano Petrai
Luciano Petrai
Di professione “curioso”, ha attraversato negli anni ’80 le speranze ecologiste collaborando attivamente con gli Amici della Terra – Italia. Ha cavalcato le delusioni politiche e sociali attraverso una buona dose di auto-ironia e di sarcasmo. Attualmente fa parte della redazione del periodico “Essere” ed esprime note e lazzi in una frequentata pagina facebook . Ed ora l’esperienza ne “L’ortica” per continuare a pungere divertendosi.

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