Dopo le elezioni,chi ha vinto fieramente se ne vanta e chi ha perso in realtà dichiara che non è stato sconfitto, ma che ha tenuto duro, ha allargato il bacino di voto, è comunque riuscito a limitare la perdita di voti, ecc ecc.
Alla fine c’è chi ha vinto e chi non ha perso.
Caso emblematico è a nostro avviso e non solo nostro, la vanagloriosa e un pò spocchiosa dichiarazione della locale Carlettini di Fratelli d’Italia, che si può leggere qui, dove dopo il pippone glorioso e trionfante chiosa con la frase ” ad Arezzo con il 5,5% Fratelli d’Italia è addirittura un punto sopra la media nazionale. Grazie a tutti gli elettori, da Lucignano a Montemignaio, dove abbiamo registrato i picchi di preferenze”.
Col 5,5 % manco allla bocciofila ti lasciano dare le carte per il tressette, il 5,5 % è una cifra da ridere sul 100%, per cui certi toni esaltati francamente lasciano il tempo che trovano.
Un pò di sana umiltà, certo mescolata alla soddisfazione di avere comunque ottenuto un minimo, non farebbe male ad un partito che, almeno ad Arezzo, conta poco rispetto ad altri.
Se poi come al solito, certi politici si attaccano a tutto per sgomitare e farsi notare, non è affare dei cittadini, che almeno questa volta, hanno deciso che ben altre forze e ben altri numeri sono graditi, specie ad Arezzo.
Il carro dei vincitori queata volta è trascinato dalla Lega e da Salvini, il carico al limite lo fa Berlusconi con il 15%, ma il 5% circa di Fratelli d?italia è più o meno tanto come la ruota di scorta.
Un 5,5% molto accentato… e una «opinione» che perde l’apostrofo.
Grazie 🙂 capita, anche se non dovrebbe.