Marco Matteoni venne salutato come salvatore della patria (leggasi Arezzo calcio), sopratutto da certi ambienti politici di destra, in primis il sindaco Ghinelli, Cristiano Romani e Paolo Bertini, con proclami grandiosi, visioni di un futuro radioso, manco che questa nuova proprietà scaraventasse in un minuto l’Arezzo dalle paludi delle serie minori alla Champions League.
Con il non pagamento degli stipendi, le mille promesse a vuoto, una probabile penalizzazione e altri guai anche giudiziari, Matteoni è riuscito in poco tempo a mettersi contro un intera città e la sua tifoseria, oltre che a rivelare come la politica, quando si intrufola in ambiti che non le competono, può fare solo danni.
la figura di m….a però a questo punto l’ha fatta il bel trio dei “camerati”, con Ghinelli in testa, il quale con le sue dichiarazioni, dapprima entusiaste e poi arrabbiate, ha dimostrato un incoerenza incredibile.
In quanto a Bertini, dopo le vicende mediatiche che lo coinvolsero in passato, tutti sanno che aveva la velleità di diventare il direttore dell’Arezzo calcio, per potersi fregiare della medaglia al petto, farsi grande e sfruttare la posizione sportiva per avere dei benefici da investire nel suo ruolo politico.
Opportunismo che ora vale zero, ritrovandosi con un pugno di mosche in mano.
Cristiano Romani, che spesso accompagnava e scortava la truppa Matteoni in Comune e per la città, che postava su facebook dichiarazioni entusiaste e sogni di gloria, che sperava di ritagliarsi anche lui una credibilità politica da spendere in città, si è trovato con il cerino spento in mano.
In tutto questo viene fuori come lo sport, specie il calcio, viene sfruttato da politici ed affini come rampa personalistica, per interesse e per vellità, ignorando l’essenza vera che dovrebbe essere un altra.
Arezzo ora si risveglia con una società sportiva allo sbando, un eccellenza in meno e i tifosi incazzati neri.
Di contro finalmente è emersa la vera natura di certa politica, squallida e di sicuro dedita alla propria autopromozione a scapito dei reali bisogni dei cittadini.
E la farsa continua….
